Brinda alla patente riavuta dopo lo sospensione per guida in stato di ebbrezza: scatta di nuovo il ritiro

Brinda alla patente riavuta dopo lo sospensione per guida in stato di ebbrezza: scatta nuova revoca
di Emiliano Papillo
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Sabato 22 Ottobre 2022, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 09:16

Brinda con gli amici per aver riottenuto la patente sospesa per guida in stato di ebbrezza e per la seconda volta gliela sequestrano perché trovato con un tasso di alcol superiore ai limiti di legge.

Protagonista della vicenda un operaio di 50 anni di Paliano (Frosinone).

Tutto inizia nell’estate del 2020 quando l’uomo resta coinvolto in un incidente. Nessuno ha riportato gravi ferite, ma i carabinieri della Compagnia di Anagni, intervenuti per rilievi, notano che l’operaio appare agitato.

Lo sottopongono all’alcoltest e viene fuori un tasso alcolemico <WC1>circa tre volte superiore al limite consentito. <WC>Per lui scatta la sospensione della patente per due anni e a nulla portano i ricorsi che tenta per riaverla.

Così come previsto dalla legge, l’operaio ha dovuto sottoporsi a periodiche visite mediche per dimostrare che non faceva più uso di alcol.

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Un iter durato due anni a conclusione del quale, nei giorni scorsi, all’uomo è stata restituita la patente. L’uomo non sta nella pelle, vuole festeggiare. Uscito dallo studio medico con l’ok per il documento di guida, chiama gli amici e colleghi di lavoro per brindare in un bar di Frosinone. Ma anche questa volta esagera.

Dopo il brindisi con gli amici si rimette sulla sua Fiat Punto che <WC1>non guidava ormai da due anni<WC> per fare ritorno a casa a Paliano dove l’attendono i familiari per festeggiarlo<WC1>. <WC>Ma mentre percorre la Casilina, <WC1>a Ferentino, all’altezza dell’<WC>h<WC1>otel Bassetto<WC>,<WC1> viene fermato dai <WC>carabinieri <WC1>della locale stazione per un controllo. <WC>Risultando il precedente della sospensione della patente per ubriachezza nella banca data delle forze dell’ordine, l’operaio viene sottoposto all’alcoltest e viene fuori che ha un tasso alcolemico di circa due volte superiore ai limiti di legge.

L’automobilista prova a giustificarsi e a spiegare la sua situazione, ma i militari dell’Arma ovviamente sono irremovibili. Nessuno sconto, considerando anche si trattava di un recidivo: patente di guida ritirata un’altra volta per altri due anni, auto sequestrata oltre a una pesante multa. E ora rischia la revoca. 
Con l’alcol alla guida non si scherza come purtroppo dimostra la tragedia, l’ennesima, avvenuta giovedì sera sulla Cristoforo Colombo a Roma dove il diciannovenne Francesco Valdiserri​ è stato travolto sul marciapiede da un’auto impazzita condotta da una ragazza ubriaca. 

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