"Pataffio", un David al film girato nella Valle del Liri

"Pataffio", un David al film girato nella Valle del Liri
di Gianpiero Pizzuti
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Lunedì 15 Maggio 2023, 08:42 - Ultimo aggiornamento: 14:50

La Ciociaria si conferma terra fortunata per il cinema. Il Film "Il Pataffio" girato nell'estate del 2021 nella Valle del Liri si è portato a casa il David di Donatello edizione 2023, per la migliore colonna sonora. Le musiche del film affidate a Stefano Bollani, che ha ritirato il premio dalle mani di Carlo Conti nella categoria "Colonna Sonora". Il film del regista Francesco Lagi , in realtà, era in gara con due candidature, per il testo e per la colonna sonora. C'è tanta Valle del Liri nel trionfo de "Il Pataffio". Tutti gli attori, la troupe, le comparse (tutte reperite in zona) hanno lavorato per più di 40 giorni tra il castello e nella cava di Vicalvi ed Arpino.

L'intera organizzazione del film ha soggiornato tra i vari alberghi dislocati tra Atina, Posta Fibreno, Arpino scoprendo dei territori che a molti erano sconosciuti.

La troupe ha girato per alcuni giorni anche all'interno del Castello di Balsorano (Aq) e al Primo Rifugio nel Parco Nazionale D'Abruzzo. Stefano Bollani spesso era sul set, suoi i testi delle cantilene che le comparse avevano imparato a memoria, in un italiano maccheronico, tra dialetto e latino. Un cast importante con Lino Musella, Alessandro Gassman, Giorgio Titabassi, Valerio Mastrandrea, Giovanni Ludeno, Vincenzo Nemolato, Viviana Cangiano per un film ambientato nel medioevo. "Il pataffio" scritto da Luigi Malerba è un buffo romanzo che si muove in un Medioevo pieno di fame e carestia. Un uomo si ritrova ad essere il signore di un feudo in rovina, il marconte Cagalanza (Musella), la marcontessa Bernarda (Cangiano), grassa e scontenta, la corte tutta disgraziata e approssimativa, un consigliere e un frate a cui Tirabassi e Gassmann danno vita con maestria con i soldati arrugginiti e affamati, i contadini più affamati ancora. Il popolo ostile che al marconte si trova a fronteggiare capitanato dal più spigliato di tutti, il Migone interpretato da Valerio Mastandrea.

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