Pasqua con il coronavirus, il prefetto di Frosinone: «Pic-nic? Sì, ma in casa e senza parenti»

Il prefetto di Frosinone Ignazio Portelli
di Pierfederico Pernarella
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Mercoledì 8 Aprile 2020, 06:00

Se si hanno gli spazi adeguati o anche una fervida immaginazione, unita a una grande capacità di adattamento, si potrà non rinunciare al tradizionale pic-nic di Pasquetta. Ma a patto che lo si faccia in casa e da soli, senza parenti e amici.
Seppure il trend dei contagi da coronavirus sembra aver imboccato la fase calante, non è ancora il momento di distrarsi. Parola del Prefetto di Frosinone Ignazio Portelli: «Capisco che le feste siano un momento particolare, ma bisogna continuare ad essere attentissimi, fino a quando non ci sarà il cessato allarme».

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Spostamenti nel mirino. Dunque, per le festività pasquali, niente gite fuori porta, al mare o in collina, e ne tanto meno affollati pranzi in famiglia. In vista del ponte, i controlli, già serrati, saranno intensificati. I dispositivi di sicurezza verranno definiti dal Questore nella giornata di venerdì, ma è chiaro che si tratterà di una Pasqua diversa dalle altre.

«In queste occasioni normalmente - spiega il prefetto - dobbiamo preoccuparci delle persone che vanno a fare le scampagnate e lasciano le case vuote. Quest’anno abbiamo il problema opposto: la gente sta a casa e là deve rimanere. I controlli quindi saranno concentrati sugli spostamenti di coloro che pensano che l’emergenza sia finita. Purtroppo non è così».

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Videosorveglianza. Mediamente, da quando è scoppiata l’emergenza, in provincia di Frosinone nell’arco delle 24 ore vengono impiegate circa 100 pattuglie tra tutte le forze dell’ordine. I servizi su strada, lungo le arterie principali, saranno intensificati. «Un apporto importante lo sta dando anche la videosorveglianza - aggiunge il prefetto - Ad esempio nei giorni scorsi quando abbiamo visto un maggiore flusso in strada sono uscite altre pattuglie oltre a quelle che già c’erano. Il nostro modello di controllo del territorio è estremamente elastico, a seconda delle necessità che si presentano volte per volta».

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Rischio contagi in famiglia. Per coloro che dispongono di spazi adeguati, il barbecue non è vietato. Ma a patto che lo si faccia a casa propria e senza invitare fratelli, nonni, cugini, amici, amici degli amici. Il pranzo con la famiglia allargata è uno dei rischi maggiori. Il Prefetto e le forze di polizia non lo ignorano: «Essere contagiati è facilissimo, non c’è alcuna sicurezza di essere immuni - prosegue Portelli - peraltro abbiamo un’ampia casistica di interi nuclei familiari che si sentivano al sicuro e invece si sono infettati gli uni con gli altri Il caso Fondi, dichiarata zona rossa, dovrebbe far pensare: tutto è partito da una festa di Carnevale».

Non mancheranno pattuglie e pattuglioni, ma il Prefetto ribadisce: «Preferiamo usare di più la carta del convincimento, più che quella militare. Confidiamo nel senso di maturità dei cittadini».

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