Violentava le figlie minacciandole di morte e picchiandole: condannato a sei anni e mezzo di reclusione. Questa la pena inflitta dal giudice del tribunale di Frosinone nei confronti di un uomo di 50 anni residente a Paliano finito a processo con l’accusa di violenza sessuale sulle figlie. I fatti risalgono al 2017 quando l’uomo di nazionalità straniera arriva in Italia con le figlie, l’ultima è ancora minorenne. Alle ragazzine aveva detto che da lì a breve la madre le avrebbe raggiunte. Ma così non era stato. Le figlie erano rimaste a casa con il genitore in ciociara. E proprio tra le mura domestiche si sarebbero consumati gli abusi sessuali. L’uomo dietro minacce e botte, costringeva la primogenita a soddisfare le sue insane voglie. Per più di un anno la ragazza avrebbe subìto ogni tipo di sopruso da parte del genitore. Poi l’ attenzione di quest’ultimo si era spostata sulla seconda. Alla ragazzina aveva detto che lui aveva poteri soprannaturali e che se avesse fatto “la brava” in qualità di “stregone” avrebbe avuto la possibilità di ottenere il permesso di soggiorno. La sera, soprattutto quando si trovava da solo con la ragazzina la obbligava a spogliarsi ed a farsi palpeggiare. La sorella più grande temeva che la stessa sorte sarebbe toccata anche alla più piccola. Quel pensiero le ha fatto prendere coraggio di denunciare il padre. Supportata dagli operatori del centro antiviolenza “La caramella buona” la ragazza ha confessato gli abusi subiti da parte del genitore.
LE INDAGINI
Da qui le indagini che hanno portato l’uomo sotto processo per violenza sessuale.