Dai Piloni ai tombini mai riparati, ecco la Frosinone rimasta uguale prima e dopo il Covid

Nelle foto-denuncia di un gruppo Facebook le situazioni di degrado immutate da anni e i cantieri al palo dopo gli annunci

Un'immagine dei Piloni
di Gianpaolo Russo
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Sabato 27 Maggio 2023, 08:20

Frosinone prima e dopo l'emergenza Covid. Come è cambiata la città? Dal reportage fotografico realizzato da un gruppo di Facebook chiamato "Frosinone dopo il coronavirus", di cui fanno parte circa 6 mila utenti, amministrato da Antonio Meloni, arriva una sentenza che sa di bocciatura. Nel capoluogo non mancano i progetti (giovedì in Consiglio approvato il piano triennale delle opere pubbliche che ricalca quello di un anno fa ma anche di due e di tre), ma per ora nessuno di questi è stato concluso, alcuni anzi non sono ancora partiti. Ma il gruppo social ha fotografato non solo i luoghi simbolo interessati da progetti più importanti, ma anche situazioni apparentemente marginali con i quali però i cittadini convivono ogni giorno e da anni senza soluzione.

IL VIAGGIO

La prima immagine è quella dei Piloni.

Rimasti abbandonati e colmi di degrado così come erano tre anni fa. Da tempo si promette una riqualificazione che tarda ad arrivare. La seconda immagine ritrae alcuni marciapiedi della zona bassa rotti prima e distrutti anche ora. La terza è quella di un tombino che non riesce a far defluire l'acqua e che ogni volta che piove è sempre la stessa storia.

Poi ci sono tre immagini della stazione di valle dell'ascensore inclinato saccheggiata dai vandali. È rimasto tutto così con l'aggiunta di una grata di ferro per evitare altre intrusioni oramai inutili visto che tutto quello che si poteva distruggere è stato distrutto.

Poi altre immagini riguardano il multipiano di viale Mazzini (gestito in questo caso da privati), anch'esso colmo di degrado e sporcizia con la scala mobile ancora ferma nonostante una sentenza che imponeva ai privati la rimessa in funzione.

Le ultime immagini riguardano invece le piste ciclabili. Quando scoppiò la pandemia non c'erano. Quella di via Marittima è stata inaugurata lo scorso agosto è già ora versa nel degrado dopo la rottura dell'asfalto da parte dell'impresa che ha eseguito i lavori per la realizzazione della fibra ottica. Poi ci sono le foto che riguardano la costruenda pista ciclabile di via Puccini: tre anni fa non c'era oggi la si sta realizzando tra mille disagi e polemiche al quartiere Scalo.

I COMMENTI

Il reportage fotografico ha ricevuto una sfilza di commenti. «C'è tanto altro da fotografare specie nelle periferie», afferma Anna Maria. «Stavamo meglio quando stavamo peggio», dichiara Daniela. «Un pianto amaro» è il commento di Billy Mary. Per Assunta «la città era più bella prima». «Come stiamo messi male», aggiunge Barbara. «Un vero schifo» commentano Tamara, Gaetana e Loredana mentre qualcuno aggiunge la foto che testimonia lo stato pietoso in cui versa la fontana Bussi a De Matthaeis o altri marciapiedi infestati di erbacce.

E il gruppo di Facebook ha dimenticato la rotatoria provvisoria, ma si fa per dire, a De Matthaeis. Realizzata nel dicembre del 2019 oggi è ancora un cantiere. Per non parlare del secondo lotto della Monti Lepini o o dell'ampliamento del museo archeologico o del palazzo ai Cavoni . Opere addirittura previste e progettate da oltre 15 anni, ma mai portate a compimento.

Insomma, un bilancio molto amaro, al quale per dovere di cronaca tocca aggiungere la realizzazione del parcheggio alle spalle della stazione (pagato dalla società che farà il centro commerciale all'ex Permaflex) la sistemazione della variante Casilina sud (ancora da completare), i lavori in corso per il nuovo teatro Vittoria, a Selva Piana e in piazzale Kambo, il cantiere ma mai avviato di Largo Turriziani.
 

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