Si svolgerà nella giornata di oggi l’udienza davanti al Tribunale del Riesame di Roma in merito al ricorso presentato da Giuseppe Molinaro, l’appuntato dei carabinieri accusato dell’omicidio del direttore dell’Hotel Nuova Suio di Castelforte Giovanni Fidaleo (nella foto) e del grave ferimento di Miriam Mignano, per la modifica della seconda ordinanza di custodia cautelare in carcere notificata dal Gip del Tribunale di Cassino Alessandra Casinelli. Dopo che il Riesame di Napoli si è dichiarato incompetente a decidere a causa del trasferimento degli atti dell’inchiesta da Santa Maria Capua Vetere a Cassino, i legali del militare, gli avvocati Giampiero Guarriello e Paolo Maria Di Napoli, non si sono fermati e hanno rinnovato al Riesame della Capitale la richiesta di beneficiare dell’attenuazione della misura cautelare in considerazione del quadro clinico, non proprio ottimale, dell’omicida.
Per Molinaro, che si trova attualmente ristretto presso il carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, sono stati chiesti gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico in considerazione di un intervento chirurgico subito pochi giorni fa, e soprattutto, per essere in cura da tre anni presso una psicologica di Teano. È stata anche richiesta la perizia psichiatrica volta a valutare le facoltà mentali dell’omicida.
Nessuna sovrapposizione all’operato in corso dei Carabinieri e della Procura, ma solo la volontà di contribuire a risolvere il caso. E in quest’ottica non è escluso lo svolgimento dell’incidente probatorio tra Molinaro e Miriam Mignano, la cui testimonianza (lunedì si è tenuto il secondo interrogatorio), oltre alle perizie balistiche del Ris di Roma e di quella medico legale, potrebbero definire quanto accaduto nella hall dell’albergo di Via delle Terme.