Ascensore inclinato, la beffa continua: l'impianto si è rotto di nuovo

Ascensore inclinato, la beffa continua: l'impianto si è rotto di nuovo
di Gianpaolo Russo
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Venerdì 2 Aprile 2021, 09:42

L'ascensore inclinato di Frosinone si rompe di nuovo. No, non è un pesce di aprile. Nella serata di giovedì, il gestore Cialone Tour spa ha dovuto annunciare con un cartello che l'Ascensore fuori uso per manutenzione straordinaria.

A spiegarci l'ennesimo problema è l'ingegnere Scaccia, responsabile della funzionalità dell'ascensore assunto dalla Cialone: «Questa volta - afferma - si sono staccate le tre staffe dell'impianto del freno di emergenza. Ciò significa che, in caso di guasto al freno ordinario, il freno di emergenza sarebbe potuto non intervenire con tutte le conseguenze facilmente immaginabili. A questo si è aggiunto che le porte automatiche non si aprono e si chiudono bene nell'automatismo. Ciò è stato causato dal danno di qualche settimana fa quando qualcuno ha scheggiato la parte centrale delle porte».

E qua si scopre un altro problema: le telecamere montate sia presso la stazione di valle che di monte non funzionano.

Anche se grazie ad altre telecamere si sta cercando di individuare il responsabile dell'atto di vandalismo.

«E' circa un mese che chiediamo la messa in funzione di queste telecamere ma sinora nessuno è intervenuto» continua l'ingegnere Scaccia . Dal comune il responsabile del Ced (centro elaborazione dati), Sandro Ricci fa sapere che «al massimo nella giornata di martedì saranno ripristinate».

La Cialone ha ordinato i pezzi da sostituire: un'altra spesa da circa 3mila euro che si aggiunge ai 18 mila circa spesi sinora da quando, a gennaio, ha assunto la gestione dal pubblico era passato al privato. Una gestione deficitaria e sicuramente anti economica perché l'introduzione del ticket di 0,50 centesimi non solo non garantisce alcun guadagno ma neanche lontanamente va a coprire le spese di manutenzione sinora sostenute. Quando va bene l'ascensore viene utilizzato da appena un centinaio di utenti al giorno. Ma ci sono alcune categorie, come gli over 65 e gli under 14, che sono esentati dal pagamento del ticket.

Dalla società fanno sapere che in questi giorni in cui ha funzionato l'impianto e con l'utenza ridotta, anche in virtù della zona rossa, l'entrate nette sono di qualche decina di euro.

I guasti dell'ascensore non sono una novità, ma è una storia che si ripete da quando venne inaugurato il 21 aprile del 2012 dalla giunta Marini. Non è un problema legato alla sicurezza, più volte certificato anche dai tecnici dell'Ustif (Ministero) ma proprio di funzionalità. Il che fa ritenere che, quando venne progettato ed installato, qualcosa non ha funzionato.

Soluzioni all'orizzonte non ci sono: andrebbe smontato completamente e cambiato il sistema a cremagliera con un sistema a peso in cui una cabina sale e l'altra scende in equilibrio. Insomma si salverebbero soltanto i piloni di cemento e i binari. Ma per far ciò occorre investire una somma di circa 1,5 milioni di euro che l'attuale amministrazione non può permettersi.

Occorre trovare dei fondi ad hoc. Chi sperava che sarebbe bastato il cambio di gestione da pubblico a privato per far funzionare con regolarità questo impianto resta deluso. Ai privati (per la manutenzione ordinaria) e al pubblico (per quella straordinaria) questo impianto è destinato a far spendere ancora molti soldi. Ne vale la pena?
 

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