Nuovo caso sospetto di coronavirus,
60enne di Castrocielo trasferito allo Spallanzani

Nuovo caso sospetto di coronavirus, 60enne di Castrocielo trasferito allo Spallanzani
di Vincenzo Caramadre
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Lunedì 24 Febbraio 2020, 17:11 - Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 07:24
Un nuovo caso sospetto di Coronavirus. Si tratta di un uomo di 60 anni di Castrocielo, autista di bus, trasportato allo Spallanzani di Roma. L'uomo nel primo pomeriggio di ieri, dopo essere stato a contatto con alcuni coreani saliti sul bus turistico, ha allertato il suo medico di famiglia comunicandogli il suo stato di salute: febbre e sintomi influenzali. Immediatamente è stato attivato il protocollo di prevenzione e un'ambulanza del 118, i cui operatori sanitari hanno adottato tutte le precauzioni del caso, si sono recati a casa dell'uomo e lo hanno trasportato all'ospedale Spallanzani di Roma, dove gli verranno eseguiti tutti gli accertamenti per verificare se si tratti o meno di Coronavirus. Con il settantenne salgono a tre i casi sospetti di Coronavirus in Ciociaria dall'inizio di febbraio. Gli altri due casi, come noto, hanno dato esito negativo. In mattinata si sapranno gli esiti dei controlli per il 70enne.

QUARANTENA VOLONTARIA
Accanto al caso sospetto sono una decina di persone in quarantena volontaria in tutto il Cassinate. Si tratta di persone che, nelle ultime due settimane, sono state nei territori, del Nord Italia, dove si è registrato il focolaio di Covid-19. I primi casi di isolamento volontario si sono registrati tra la serata di domenica e il primo pomeriggio di ieri. Nessuna delle persone ha sintomi influenzali o tali da poter far pensare a un contagio, si tratta, quindi, di una misura del tutto precauzionale e soprattutto volontaria. I sindaci dei territori interessati hanno informato, tempestivamente, l'Asl di Frosinone. Nel periodo di piena emergenza, in alcuni Comuni sono stati adottati provvedimenti che impongono ai cittadini di comunicare i loro spostamenti.

ISOLAMENTO DOMICILIARE
Ad Aquino il sindaco Libero Mazzaroppi ha emanato una specifica ordinata che pone l'obbligo a tutti i cittadini che rientrano nel territorio comunale e provenienti dal Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Liguria e Trentino Alto Adige o che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni di rimanere in quarantena presso il proprio domicilio per 14 giorni. «Agli stessi - ha spiegato lo stesso sindaco - è fatto obbligo di comunicare il proprio arrivo o la propria presenza in città all'Ufficio Servizi Sociali ed ai competenti Servizi di Sanità Pubblica».

LE POLEMICHE
Sull'ordinanza adottata dal Comune di Aquino si è espresso il prefetto di Frosinone, Ignazio Portelli. «Non si capiscono le ragioni di tali ordinanze, anche perché le indicazioni su cosa fare sono state rese dalle autorità sanitarie. L'asse portante della tutela del cittadino sta nel fatto di rivolgersi, in caso sospetto, al medico di famiglia che valuterà il da farsi».

Al Tribunale di Cassino, intanto, è stato emanato un decalogo di comportamento a firma del presidente Massimo Capurso. «Vanno assolutamente evitati gli assembramenti di più persone - si legge nella circolare affissa ieri mattina all'ingresso del palazzo di giustizia - in particolare nei locali adibiti ad aule (in specie se trattasi delle più ristrette stanze dei giudici) nonché in quelli delle cancellerie e degli altri servizi ai quali saranno ammessi esclusivamente i soggetti direttamente interessati al singolo processo in quel momento trattato, ovvero la singola persona, o le persone (avvocato o parte) che debbono accedere alla cancelleria per la medesima ragione o servizio».
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