Nonna Rosa, 104 anni: addio
alla più anziana di Ceccano

Rosa Silvestri in una foto recente
di Maria Laura Lauretti
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Lunedì 14 Gennaio 2019, 20:45
Una vita lunga 104 anni segnata da eventi che hanno cambiato il mondo e una memoria storica per la comunità ceccanese. Rosa Silvestri, la più anziana della città fabraterna, è morta tra gli affetti della sua numerosa famiglia questa mattina nella sua abitazione di via San Francesco. Era nata nel lontano 23 giugno del 1914.
Lucida fino alla fine e fiaccata nel fisico soltanto negli ultimi mesi, “nonna Rosa” può essere raccontata con poche parole: una donna semplice e tenace che per oltre un secolo ha saputo affrontare la vita con saggezza e concretezza. “La vita è un’affacciata alla finestra” era l’espressione che più le veniva alla bocca nelle raccomandazioni, ricordano i familiari, in particolare la nipote Mariella, insieme alle storie legate al periodo della guerra che nel tempo non ha mai smesso di raccontare. Una ciociara nel senso più vero, cresciuta in una famiglia ceccanese che seppur benestante l’aveva formata al lavoro (a coltivare la canapa per fare il lino, il tabacco, ma anche prodotti dell’orto che portava a vendere nelle piazze della città) e a darsi da fare per assicurare un contributo alle attività dell’azienda di casa; senza trascurare l’istruzione e l’insegnamento dei valori religiosi. Figlia di un soldato che era tornato vivo da Caporetto, Rosa Silvestri non ha mai dimenticato i difficili anni del secondo conflitto mondiale, riempiendo le vite dei figli (tre) e dei nipoti (otto) - fino ai tanti pronipoti – di episodi drammatici legati alle difficoltà e al male della guerra. Particolari e dettagliati i racconti dei bombardamenti quando davanti ai suoi occhi vide le bombe distruggere in rovine il santuario di Santa Maria a fiume; fu in quell’occasione che nei suoi occhi rimase impressa l’immagine della statua della Madonna in rovina davanti l’ingresso della chiesa. Angosciante la ricostruzione di quel giorno che, tornando verso casa dalla parte di Ceccano fu costretta ad attraversare il fiume Sacco immergendosi nel corso d’acqua perché avevano fatto saltare il ponte Berardi.
Ma i suoi erano anche racconti legati alle scoperte dell’era moderna, alla prima volta che vide la “santa macchina” del treno o anche all’arrivo dell’elettricità, fino ai tempi recenti quando davanti ad un computer impostato su un motore di ricerca internet ha spiegato ai parenti che quello che stava ammirando era  “un diario elettronico”.
Con Rosa Silvestri se ne va un pezzo di memoria della città e quanti vorranno rivolgere un ultimo saluto alla “nonna di Ceccano” potranno farlo domani, martedì 15 gennaio alle 15 nella chiesa di Santa Maria a fiume dove si svolgeranno i funerali.
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