«Non è mia figlia», chiede il risarcimento ma perde e deve pagare le spese

«Non è mia figlia», chiede il risarcimento ma perde e deve pagare le spese
di Marina Mingarelli
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Venerdì 10 Marzo 2023, 10:00

Chiede 150 mila euro di risarcimento alla moglie perché gli aveva fatto credere che la figlia che era nata dal loro matrimonio fosse sua, invece a suo dire quella ragazza - che oggi ha 23 anni - l'aveva concepita con un uomo con il quale aveva avuto una tresca amorosa.
Adesso il giudice non solo ha rigettato tale richiesta, ma l'ha condannato a diecimila euro di spese processuali. I fatti risalgono a circa tre anni fa quando l'uomo, un imprenditore di 50 anni che risiede in un paesino limitrofo al capoluogo ciociaro, chiacchierando con alcuni suoi amici aveva appreso che nel quartiere non si faceva altro che parlare della figlia e della relazione che la moglie aveva avuto con una persona venti anni prima. I cari amici, quelli che insomma lanciano il sasso e poi nascondono la mano, avevano cercato subito di rassicurarlo dicendo che non doveva badare alle malignità della gente. Si trattava si insinuazioni che qualcuno aveva messo in giro soltanto per fargli del male. Ma da quel momento anche l'atteggiamento nei confronti della figlia era cambiato.

L'uomo non faceva altro che scrutare il volto della ragazza, cercando di trovare delle somiglianze con quello che pensava fosse il suo rivale in amore. Ormai il tarlo si erano insinuato nella sua mente. Quella povera ragazza, ignara di tutto, non sapeva di essere controllata a vista dal padre che studiava ogni suo movimento alla ricerca di qualche elemento che potesse avvalorare quanto sospettato. Ad un certo punto l'imprenditore non ce l'ha fatta più ed ha fatto scattare la richiesta di risarcimento di 150 mila euro alla moglie perché a suo dire aveva sempre mentito. La donna non l'ha presa per niente bene e dopo quella richiesta assurda ha chiesto la separazione. Non solo: la figlia è ancora all'oscuro di tutto.
Lei non sa che i genitori si stanno facendo la guerra perché l'uomo sospetta di non essere il padre biologico.

LA CAUSA

Sul banco dei testimoni ad avvalorare quelle che sono sempre state le convinzioni del 50enne alcuni vicini di casa. Questi avrebbero dichiarato di aver visto la signora conversare più di venti anni fa con quello che il marito sospetta di essere il vero padre della ragazza. Il giudice però ha ritenuto quelle dichiarazioni insussistenti in quanto non può certamente essere considerata una prova di colpevolezza essersi fermata a chiacchierare con un amico. La cosa singolare è che il magistrato oltre a rigettare la richiesta di risarcimento ha condannato l'imprenditore al versamento di diecimila euro di spese processuali. La moglie che come già accennato ha intrapreso una causa di separazione, era rappresentata dall'avvocato Claudia Fiorini. Indipendentemente da quelle che sono le convinzioni del 50enne , nell'immaginario collettivo si è sempre pensato che i figli sono di chi li cresce. E quella giovane di 23 anni è cresciuta accanto a quel padre che adesso la rifiuta.
Marina Mingarelli
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