Non solo organetti e zampogne, le musiche della Ciociaria riviste dalla band gitana Eko Orchiestra

Non solo organetti e zampogne, le musiche della Ciociaria riviste dalla band gitana Eko Orchiestra
di Annalisa Maggi
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Venerdì 30 Dicembre 2022, 08:39 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 14:05

Un'orchestra di gitani made in Ciociaria. Un tempo la scelta era tra l'organetto, la zampogna, le triccheballacche o le ciaramelle, oggi le nuove generazioni di musicisti ciociari suonano la chitarra e quando si uniscono diventano un'eccellenza nel panorama musicale, come testimonia il successo che sta riscuotendo l'Eko Orchestra.

Su youtube il videoclip del loro primo singolo dal titolo Gitano, girato tra Aquino e Castrocielo, ha superato in pochi giorni le 15mila visualizzazioni. Loro sono una trentina di ragazzi tra gli 11 e i 23 anni residenti in tredici Comuni del cassinate, e precisamente ad Arce, Colfelice, Roccasecca, Pontecorvo, Castrocielo, Aquino, Pignataro Interamna, Piedimonte San Germano, Villa Santa Lucia, Cassino, Ausonia, Coreno Ausonio e Sant'Elia Fiumerapido, che formano un ensemble inclusivo e interculturale diretto dal maestro Angelo Mirante.

Il 15 dicembre scorso questa eccellenza frusinate ha conquistato il pubblico di LazioSound, il programma della Regione Lazio pensato per valorizzare e promuovere le nuove energie musicali, trionfando nella categoria Borderless proprio con il video di Gitano. Scritto dal maestro Eugenio Becherucci, il brano nasce originariamente per un ensemble polistrumentale e viene pensato per le chitarre in occasione del tour europeo del 2016 della Eko Orchestra.



Non si tratta di un inedito, dunque, anzi di un vero e proprio cavallo di battaglia per il gruppo: da un lato spiccano il dinamismo, il virtuosismo e le colorature tipiche dello strumento; dall'altro non mancano assoli e improvvisazioni che danno il giusto rilievo ai componenti dell'Orchestra. In totale, il brano conta, infatti, sei parti reali a cui si aggiunge la sezione ritmica. Proprio in occasione della partecipazione a LazioSound, sono stati aggiunti il contrabbasso, il cajon e il tamburo a cornice, mostrando così il profilo nomade della formazione. Il gitano è infatti un personaggio spagnolo che viene dal Nord Africa e vaga per l'Europa, unendo così comunità spagnole, francesi e italiane. Quasi un simbolo per la Eko Orchestra, composta da giovani under 25 uniti dalla passione per la musica e contaminata dalla linfa delle nuove generazioni.

I LUOGHI

E così, come il gitano, anche la Eko Orchestra unisce comunità cooperanti in musica, a dimostrazione di come la musica può unire e promuovere la socializzazione. L'uscita del singolo è stata accompagnata da un videoclip, firmato da Enrico Riccioni, le cui scene sono state girate in diversi luoghi caratteristici del frusinate per valorizzare il territorio al quale i membri dell'Orchestra sono molto affezionati: dalla scalinata della chiesa della Madonna della Libera e il parco storico-archeologico del Vallone ad Aquino, fino al centro storico e la Porta San Lorenzo a Castrocielo.

«Per il video di Gitano - spiega il regista Enrico Riccioni, ho pensato di mettere Angelo, il direttore dell'orchestra, che dirige guardando un ampio panorama come se tutto il mondo seguisse i suoi gesti. I ragazzi che compongono l'orchestra eseguono il brano in luoghi che rimandano ad un tempo indefinito e suonando evocano il gitano».«LazioSound - aggiunge il maestro Angelo Mirante - ci ha permesso di vivere emozioni forti in musica, ci ha dato la possibilità di coltivare un sogno dopo due anni di pandemia».
 

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