Muscoli e cervello, Frosinone record: mai così tanti punti nella serie cadetta

Muscoli e cervello, Frosinone record: mai così tanti punti nella serie cadetta
di Alessandro Biagi
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Sabato 10 Dicembre 2022, 08:15


È un Frosinone da antologia. Un Frosinone che mostra muscoli e cervello ed al cospetto di quella che, numeri alla mano, era la sua più accreditata rivale per la classifica, la annichilisce sul proprio terreno, con un secco 0-3. Un risultato che se non è ancora una sentenza della Cassazione per il campionato, lascia pochi appelli alle rivali. Risultato pulito, come i guanti del portiere canarino Turati a fine partita, praticamente mai impegnato. Ed è un Frosinone che vola lontano e solitario con numeri da record, ben 35 punti nel carniere (2,18 a partita). Frosinone che non solo sta facendo molto meglio delle sue precedenti promozioni in A, ma è anche molto vicino al Benevento dei record della stagione 2019-20. Quell'anno alla 16ma Inzaghi alla guida dei campani aveva raggranellato 37 punti (2,3 punti/partita), con +11 sulla terza. Finì il campionato con 86 punti (2,26 punti/partita), con +18 sulla seconda (Crotone) ed addirittura +25 sulla terza.
I PRECEDENTI
Nella stagione 2017-18, quella della seconda promozione in A, il Frosinone di Moreno Longo, dopo sedici giornate occupava la terza posizione ed aveva messo insieme 26 punti (9 in meno rispetto ad oggi), giocandosi la Serie A ai playoff battendo il Palermo in finale. Nel 2013-14, anno della prima storica promozione nella massima serie, i canarini, da matricola della categoria, alla 16ma occupavano la seconda posizione, sempre con 26 punti. Conclusero il campionato (allora a 22 squadre) con 71 punti, salendo in serie A direttamente e con una giornata di anticipo.
L'ATTEGGIAMENTO
Ma la limpidezza del campionato di questo Frosinone non è solo nei numeri, ma soprattutto nell'atteggiamento. Detto di come ha annullato l'attacco più prolifico del campionato al Granillo, ha fatto impressione come i canarini, nonostante il corposo e tranquillo vantaggio, abbiamo azzannato la gara dal 35' (prima si è vissuto in un sostanziale equilibrio) al 95' minuto, con i giocatori giallazzurri che, ancora nei minuti di recupero, assediavano l'area avversaria come in prenda a trance agonistica, bramosi più di fare la quarta rete che di difendere il triplice vantaggio. Dimostrazione di superiorità e carattere che si rispecchia in tutti i giocatori scesi in campo. Dai titolari del primo minuto, all'ultimo dei subentranti, con un Borrelli, tanto per fare un nome per tutti, capace di aggredire palloni ed avversari come se non ci fosse un domani, rimediando anche un'ammonizione per l'eccessiva carica agonistica mostrata. È così che i tifosi vogliono vedere la squadra, ma soprattutto è così che vuole vederla Grosso. Ed il dato più confortante è che questa caratteristica l'allenatore oltre che dettarla, riesce a farla osservare. I giallazzurri sanno però che in questo campionato non sono ammesse pause. Chi si ferma è perduto e che anche il rassicurante (per ora) +9 sulle terze, non ammette distrazioni. La dimostrazione che questa cosa è ben presente nella loro testa, possono darla già domani contro il Pisa. Sarà un match probante. Difficile sotto molteplici aspetti. Da quello meteorologico, con la pioggia che sta scendendo sul capoluogo e che non si fermerà almeno fino al pomeriggio di domani, in un match che si giocherà in notturna nel clima padano del Casaleno, dove umidità e freddo la fanno da padroni. Anche il clima agonistico sarà da prendere con le molle, con il Pisa di mister D'Angelo che non perde da 11 partite e che si è appena affacciato alla zona playoff, posizione che i nerazzurri faranno del tutto per consolidare. Grosso dovrà fare la conta anche con le condizioni fisiche dei suoi. Si è giocato il jolly della formazione tipo al Granillo. Per contrastare il Pisa nelle condizioni che si preannunciano, serviranno però ancora gli uomini migliori. Sarà necessaria anche freschezza atletica e mentale, qualità che la precedente doppia trasferta ravvicinata da Bolzano a Reggio Calabria metterà a dura prova.
Alessandro Biagi
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