Muore dopo una puntura di antibiotico, medici indagati

Muore dopo una puntura di antibiotico, medici indagati
di Vincenzo Caramadre
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Venerdì 10 Maggio 2019, 14:20 - Ultimo aggiornamento: 13 Maggio, 18:33
La sua morte, dopo aver assunto un antibiotico, risale a tre settimane fa, ma ora per quel decesso ci sono due medici indagati. A morire il 23 aprile è stata l'ottantenne di Roccasecca Franceschina Pistilli, la Procura di Cassino, avuta la segnalazione da parte del medico che ne ha dichiarato il decesso, ha aperto un fascicolo d'indagine per chiarire le cause di morte e, come atto dovuto (per permettere loro di nominare i legali e i propri consulenti che hanno preso parte all'autopsia), ha iscritto nel registro degli indagati due medici: L. T. oculista presso l'ospedale di Cassino che ha prescritto l'antibiotico alla donna, e C. N. di Colle San Magno, medico di base della signora.
IL CALVARIO
Il mese di calvario per la donna di Roccasecca, inizia a metà marzo scorso, quando su alcune parti del suo corpo compaiono macchie rosse; per questo viene ricoverata in una clinica di Formia, dove le vengono somministrati diversi farmaci, mentre prima era solita assumere solo aspirina e un altro medicinale per l'Alzheimer. Successivamente l'ottantenne comincia ad accusare problemi ad un occhio. Dopo essere tornata in clinica, l'anziana ritorna a casa, e tramite la sorella, chiede al suo medico di famiglia di poter avere un altro parere specialistico e il dottore le prescrive una visita presso l'ospedale «Santa Scolastica» di Cassino.
Qui l'oculista che la visita le prescrive un antibiotico da somministrare, a casa, con iniezione intramuscolo. Il 23 aprile, venti minuti dopo l'iniezione la signora Pistilli comincia a sentirsi male: inizia a non respirare. Di lì a poco per la donna tutti i tentativi di soccorso da parte dei familiari e del 118 risultano vani. Spira nel giro di pochi minuti.
LA SEGNALAZIONE
«E' stato il medico intervenuto per la constatazione del decesso, una volta acquisiti gli elementi dell'iter clinico della donna da parte dei suoi cari, a segnalare il caso all'autorità giudiziaria e la Procura di Cassino ha aperto un per omicidio colposo», hanno spiegato dallo Studio 3A-Valore che assiste legalmente la famiglia.
Il Pm titolare delle indagini, la dottoressa Maria Carmen Fusco, ha disposto l'autopsia sulla salma della vittima, nominando un proprio consulente medico legale. L'esame c'è stato il 29 aprile scorso e i risultati definitivi, che si avranno con il deposito della consulenza, saranno determinanti per chiarire cosa sia accaduto, se si sia effettivamente trattato di una reazione al farmaco e se vi siano responsabilità esterne, che è poi quello che vogliono capire i congiunti della vittima e dei loro legali. I parenti della vittima, per essere assistiti, attraverso il consulente personale Angelo Novelli, si sono affidati a Studio 3A-Valore. Ma che peraltro segue già un altro tragico caso analogo, quello del giovane di 27 anni Nicolò Daversa, di Falconara, nelle Marche, deceduto due mesi fa dopo un'iniezione per via muscolare di altro antibiotico generico, ma con lo stesso principio attivo di quello somministrato all'ottantenne. I suoi familiari hanno pubblicamente richiesto anche un controllo alle autorità sanitarie alla luce del fatto che all'assunzione dell'antibiotico sono collegate diverse altre morti di pazienti: una proprio a Cassino lo scorso dicembre.
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