Muore dopo una lite,
la verità dall'autopsia

Muore dopo una lite, la verità dall'autopsia
di Marina Mingarelli
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Lunedì 23 Luglio 2018, 13:28
E' giallo sulla morte di Michele Liburdi, un uomo di 54 anni che è deceduto ieri pomeriggio subito dopo il suo ricovero presso il pronto soccorso dell'ospedale di Frosinone. L'uomo, un modesto imprenditore di Giuliano di Roma era stato colto da malore mentre si trovava nella sua abitazione ubicata in aperta campagna.
I familiari vedendo che le sue condizioni di salute si aggravavano sempre di più avevano deciso di allertare l'ambulanza del 118. I sanitari del servizio di soccorso lo avevano trasportato nel vicino ospedale. I medici del nosocomio frusinate, che lo hanno immediatamente monitorato, hanno fatto di tutto per strapparlo alla morte. Purtroppo non c'è stato nulla da fare, il 54enne è spirato dopo qualche ora. Da indiscrezioni trapelate si è saputo che Michele Liburdi, è deceduto per «arresto cardiocircolatorio».
Ma ai medici non è sfuggita una ferita sulla fronte ed alcuni lividi. Per vederci chiaro hanno segnalato la questione agli agenti della squadra Mobile che hanno avviato le indagini (nella foto a destra, la Questura) .
Una cosa è certa: la ferita non è stata la causa della morte. Ma non è da escludere che il forte stato di agitazione e di ira, nel corso di una lite, possano aver determinato delle condizioni critiche di salute che poi sono degenerate nel decesso (infarto?).
Di fronte ad un quadro così complesso, la Procura, ieri sera, ha disposto l'autopsia che verrà eseguita, molto probabilmente, domani.
Gli agenti della squadra Mobile nel frattempo, stanno seguendo alcune piste, tra queste anche un regolamento di conti per un debito non saldato.
Liburdi, poco prima, aveva avuto una violenta discussione con un suo conoscente nel parcheggio antistante un bar lungo la Monti Lepini, nel territorio di Patrica. Ora la persona con cui ha avuto la lite è ricercata dalla polizia. Liburdi, potrebbe aver richiesto del denaro per un lavoro che non gli era stato pagato oppure avrebbe richiesto soldi che aveva prestato e che non gli erano stati più restituiti. Motivazioni che potrebbero aver scatenato la lite che è poi degenerata.
Adesso soltanto l'autopsia potrà dare tutte le risposte alle domande che adesso restano insolute. Quelle escoriazioni (una ferita alla testa) potrebbero dare al medico legale le risposte che si cercano.
Gli agenti, agli ordini del dirigente Carlo Bianchi stanno adesso cercando di ricostruire le sue ultime ore di vita.
Che rapporti c'erano tra l'imprenditore e la persona che adesso è ricercata? Da che cosa era stata generata quella lite furibonda? E quanto stanno adesso cercando di scoprire gli uomini della questura.
 
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