Morte dal cavalcavia a Piedimonte,
chiesto il processo per il direttore Asi

Morte dal cavalcavia a Piedimonte, chiesto il processo per il direttore Asi
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Martedì 4 Maggio 2021, 09:00 - Ultimo aggiornamento: 11:41

Incidente mortale sul cavalcavia della tratta ferroviaria a Piedimonte San Germano: chiesto il processo per Claudio Ferracci, 55 anni, di Frosinone, direttore dell’Asi di Frosinone. A chiudere le indagini per la morte di Antonello Gerilli, 58 anni autotrasportatore di Villa Santa Lucia è stato il pubblico ministero della Procura di Cassino, Eugenio Rubolino. 

"Abbiamo fiducia nella magistratura, così come nella correttezza del nostro operato”, è stata la dichiarazione del direttore dell’Asi, Claudio Ferracci il quale dovrà rispondere di omicidio stradale.  

La morte dell’uomo di Villa Santa Lucia risale alla sera del 27 ottobre del 2019, quando alla guida della sua auto, dopo averne perso il controllo, urtò contro un guardrail in via Pistillo e fini nella tratta ferrata sottostante. Per lui nessuna possibilità di salvezza. 

La Procura di Cassino ha eseguito accertamenti tecnici, tramite il professor Lucio Pinchera, i quali hanno portato a chiarire che il guardrail non era stato correttamente collegato alla struttura del cavalcavia. 

“Il dottor Fabio De Giorgio, docente di Medicina legale dell'Università Sacro Cuore di Roma, consulente tecnico incaricato dal magistrato di effettuare l’autopsia, ha concluso che la morte di Gerilli è stata causata dal grave politrama contusivo-fratturativo secondario all'incidente e la conseguente insufficienza cardio-respiratoria acuta”, è stato spiegato dallo Studio 3A-Valore, che assiste legalmente la famiglia della vittima. 

Sin da subito le attenzioni si erano concentrate sul guardrail. 

“Ispezionando il tratto in questione - ha spiegato Angelo Novelli dello Studio 3A - transennato dai carabinieri di Piedimonte, è emerso chiaro che le barriere erano sì fissate con un perno ai sostegni piantati a terra sul cemento, ma che i fascioni non erano collegati tra di loro con i relativi bulloni di fissaggio, mancanti quasi del tutto, specie sul lato dove la vettura è precipitata”.  

In un primo momento era stato iscritto nel registro degli indagati il sindaco di Piedimonte San Germano, Gioacchino Ferdinandi, ora per lui è stata chiesta l’archiviazione. 

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