Schianto sulla Monti Lepini, pensionato rischia il processo per la morte di Andrea Ferretti

Schianto sulla Monti Lepini, pensionato rischia il processo per la morte di Andrea Ferretti
di Pierfederico Pernarella
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Lunedì 24 Maggio 2021, 09:48

La vittima, a bordo di uno scooterone T-Max, viaggiava ad una velocità superiore a quella imposta in quel tratto di strada, ma secondo la Procura questo elemento nulla toglie alle responsabilità del conducente che gli ha tagliato la strada a causa di una manovra azzardata.

Per questa ragione, Riccardo Gesualdi, pensionato di Patrica, ora rischia il processo per omicidio colposo stradale per la morte di Andrea Ferretti, 39 anni, di Giuliano di Roma, ex promessa delle giovanili del Frosinone Calcio. La richiesta di rinvio a giudizio è stata formulata dal sostituto procuratore Adolfo Coletta. Ora la decisione spetta al gup di Frosinone, Ida Logoluso: l'udienza è stata fissata per il 22 settembre.

Era il 9 giugno dello scorso anno, si stavano allentando i primi divieti dopo i lunghi mesi di lockdown. Nel pomeriggio, come spesso capita, sulla Monti Lepini, nel tratto compreso tra Patrica e Ceccano, si era formata una fila di auto in direzione Frosinone. Una di queste, una Seat Ibiza condotta dal pensionato Riccardo Gesualdi e diretta a Patrica, ha svoltato a sinistra per imboccare una scorciatoia, all'altezza della rivendita Auto Bingo, ma in quel momento stava sopraggiungendo a velocità sostenuta in direzione opposta Andrea Ferretti, a bordo del suo scooterone, uno Yamaha T-Max. Quest'ultimo non ha avuto il tempo di frenare, ha centrato in pieno l'auto e volando a causa della violenza dell'impatto per circa una ventina di metri. L'impatto è stato devastante. Per Andrea Ferretti non c'è stato nulla da fare, è morto sul colpo.

Sull'incidente la Procura ha aperto un'inchiesta per accertare le responsabilità.

Nel corso degli accertamenti, grazie ai tracciati della scatola nera installata sul T-Max con la polizza assicurativa, è emerso che Ferretti viaggiava ad una velocità di circa 100 chilometri orari, oltre i limiti previsti in quel tratto della Monti Lepini. Tuttavia, secondo la Procura, sotto il profilo dell'illecito, sarebbe prevalente la manovra azzardata dell'automobilista. Per questo il pm ha chiesto il suo rinvio a giudizio per omicidio colposo stradale.

Il pensionato è difeso dall'avvocato Vincenzo Galassi. Mentre la famiglia della vittima e la compagna, con la quel si sarebbe dovuto sposare a breve, sono assistite dagli avvocati Nicola Ottaviani e Natalino Guerrieri.
 

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