Molestie in classe: maestro a processo. Il caso in una scuola del Cassinate

Molestie in classe: maestro a processo. Il caso in una scuola del Cassinate
di Vincenzo Caramadre
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Venerdì 30 Aprile 2021, 09:34 - Ultimo aggiornamento: 14:40

Attenzioni particolari che, nel tempo, sarebbero diventate molestie sessuali tra i banchi di scuola. 

Con quest’accusa un maestro (ora in pensione), di una scuola elementare del Cassinate è finito a processo dinanzi al collegio penale del Tribunale di Cassino, dove ieri c’è stata la prima udienza. 

I fatti risalirebbero alla primavera del 2017, pochi mesi prima del pensionamento dell’insegnante. 

Ieri nel corso della prima udienza, superate le eccezioni preliminari, sollevate dalla difesa dell’uomo rappresentata dall’avvocato Ermete Grossi, il collegio ha aperto il dibattimento e ascoltato immediatamente il primo teste del pubblico ministero. L’ex comandante del nucleo operativo e radiomobile della compagnia dei carabinieri di Pontecorvo, il capitano Vittorio Tommaso De Lisa.

L'investigatore che ha condotto le indagini insieme ad altri colleghi rispondendo alle domande del pubblico ministero, il dottor Roberto Bulgarini Nomi, ha ripercorso le fasi iniziali dell'indagine che ha riguardato l'ex maestro di scuola elementare. 

In particolare il capitano De Lisa ha chiarito la genesi delle investigazioni avviate dopo la segnalazione arrivata da una fonte confidenziale, la quale ha informato i carabinieri delle presunte molestie subite da alcuni alunni della pluriclasse della Scuola Primaria. 

Gli accertamenti dei carabinieri, quindi, si sono soffermati sulle testimonianze della dirigente scolastica e di alcuni genitori. 

Fino all’informativa, preliminare e urgente, che i carabinieri inviarono al pubblico ministero Bulgarini.

I bambini, nelle settimane successive, in maniera protetta furono ascoltati. Alcuni confermarono altri no. 

La difesa dell’ex maestro ha rivolto alcune domande al capitano De Lisa concentrandole su particolari riguardanti l’escussione dei testi iniziali e sulla circostanza legata ad una riunione che si sarebbe tenuta a scuole alla presenza dei genitori dopo le prime voci sulle presunte molestie in classe.
Alcuni genitori si sono costituiti parte civile, e sono rappresentati dagli avvocati Emanuele Carbone e Manlio Sera. Proprio alcune di esse saranno ascoltate il 17 giugno prossimo, quando riprenderà il processo.

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