Mobilità: l'auto è la preferita dai frusinati, la usa il 76%, solo il 7% va in bus

Panorama di Frosinone
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Venerdì 13 Novembre 2020, 03:10

Come si muovono i cittadini di Frosinone per spostarsi? Quanto tempo ci impiegano? Quali sono le abitudini e i rischi più frequenti che si vivono ogni giorno in città? 
A queste e a tante altre domande il Piano urbano della mobilità sostanibile (Pums), approvato mercoledì sera dalla giunta Ottaviani, ha dato delle risposte.
Fotografando la mobilità attuale della città poi il piano pone soluzioni ed obiettivi. Ma vediamo cosa è uscito fuori dallo studio realizzato dalla società Leganet. 
GLI SPOSTAMENTI 
Ogni giorno il 39,9% si muove all’interno della città mentre nel 51,1 la mobilità è esterna. Di questi l’85% viene dai paesi limitrofi e il 15% esce dal capoluogo verso altri comuni. Se poi si considerano gli spostamenti extraprovincia i dati di ingresso (49,7%) e quelli verso l’esterno (50,3%) si equivalgono. Tra i motivi di spostamento il 61% lo fa per lavoro e il 39% per studio. 
MEZZI UTILIZZATI 
L’auto è il mezzo preferito per gli spostamenti dei frusinati. Il 76,1% usa la macchina, il 16,3% si muove in moto, in bici o a piedi, il 7,1% in bus. Per chi si reca o viene da fuori provincia l’auto sale ancora nei livelli di utilizzo sino all’81,5% così come i bus al 14,5% mentre aumenta chi prende il treno 3,1% mentre, ovviamente, crolla l’utilizzo di moto e bici.
FLUSSI DI TRAFFICO 
Per quanto riguarda i flussi di mobilità interni al nucleo urbano del capoluogo, l’arteria più trafficata ed utilizzata della città si conferma Corso Volsci (ex Monti Lepini), seguita da De Matthaeis (via Moro, via Tiburtina e via De Matthaeis), lo Scalo (via Don Minzoni e via Verdi) e il centro (Viale Napoli e Corso della Repubblica). Ogni frusinate trascorre in media al giorno un’ora e 9 minuti di tempo medio, percorre 4 chilometri ad una velocità media di 42 km/h e il tempo medio di percorrenza tra uno spostamento ed un altro è di 6 minuti. Sul fronte pericolosità i dati (ultima rilevazione 2018) vedono paradossalmente più incidenti lungo i rettilinei con 55 sinistri che non nelle intersezioni (19) o nelle curve (8). La strada più pericolosa coincide con quella più trafficata ed è Corso Volsci con 25 incidenti e 13 feriti. Segue la strada per Fiuggi, quindi le arterie più centrali via Marittima, viale Mazzini, via Cicerone, via Fabi, l’incrocio tra via Monteverdi e viale Grecia, Casilina sud, via Maria, via per Casamari via Tiburtina e viale America Latina. 
GLI OBIETTIVI
Il piano poi fissa gli obiettivi da raggiungere per migliorare la mobilità cittadina mettendo al primo posto l’aumento dell’attrattività del trasporto collettivo, del trasporto ciclopedonale.
Ed ancora, l’introduzione di sistemi di mobilità motorizzata condivisa, quali car-sharing, bike-sharing, vansharing, car-pooling, rinnovo del parco auto con l’introduzione di mezzi a basso impatto inquinante ed elevata efficienza energetica. Prossimi obiettivi fissati: la realizzazione di un collegamento di superficie tra stazione e De Matthaeis (metrò) con 4 fermate in via Marittima, una all’altezza incrocio con via Fabi, una altezza parco Matusa e l’altra a De Matthaeis. Infine dai 3,3 km di piste ciclabili attuali nel giro di un paio di anni Frosinone dovrebbe arrivare a 20,4 km di spazi dedicati alle due ruote. 
L’INQUINAMENTO
La dotazione del Pums significa (oltre che avere un quadro di partenza e degli obiettivi da raggiungere) anche la possibilità di chiedere fondi europei o statali finalizzati proprio alla maggiore sostenibilità ambientale della città che annovera tra le problematiche più annose e difficili da risolvere anche un perdurante situazione di cattiva qualità dell’aria. Per la cronaca ieri toccati gli 85 microgrammi al metro cubo di Pm 10 ben oltre la soglia limite (50 mg/mc) e il 52 esimo giorno di inquinamento dall’inizio dell’anno. 
 

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