L’istituzione, c'è stata lo scorso anno, ed è stata una partita vinta dal delegato alla Cultura del Comune di Pontecorvo, Moira Rotondo. La prima edizione della Giornata in memoria delle Marocchinate, a Pontecorvo ricorre in piena emergenza sanitaria. Iniziative a distanza e manifesti per ricordare le vittime, ma anche coloro i quali sopravvissero con indelebili ferite interiori.
Un ricordo nel ricordo ad Esperia, uno dei centri montani più colpiti dalla guerra e dalla violenze delle truppe marocchine, dove si ricorda la liberazione.
«Questo 17 Maggio, è diverso da quelli che abbiamo vissuto insieme in questi anni», ha spiegato il sindaco Giuseppe Villani.
«Non saremo in piazza, - ha aggiunto il sindaco - ma sarà ugualmente una giornata dedicata alla memoria per ricordare quel 17 Maggio del 1944, data in cui la nostra comunità venne liberata dal nazifascismo. Il nostro paese per questo è stato insignito, dal Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi, della Medaglia d'Oro al Merito Civile. La motivazione al riguardo. E’ così, che Esperia liberata si presentava, come un teatro di sfollati, orfani e vittime di guerra. Polvere e macerie si accatastavano lungo le strade. Gravi problemi igienico-sanitari l’affliggevano, il diffondersi della malaria e la scarsità di generi alimentari minacciavano la sopravvivenza; moltissime famiglie vivevano distrutte dal dolore per la perdita dei familiari e degli affetti più cari.
E’ dal 2007 - ha concluso il sindaco Villani - che celebriamo la Giornata della Memoria, (e dal 2008 con appropriata Delibera del Consiglio Comunale che la volle all’unanimità istituzionalizzare con una cerimonia importante, tale da vincolare le amministrazioni future a rispettarla), per non dimenticare, ma anche e soprattutto per ricordare tutte le vittime civili che pagarono a caro prezzo quella Liberazione, e inoltre per far conoscere quei tristi eventi alle giovani generazioni, per educarle a respingere la guerra, l’odio razziale, la differenza di genere ed a costruire un mondo di pace e di fratellanza tra i popoli».
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