Maestre troppo severe con i bambini di un asilo di Ferentino, condannate a due mesi

Maestre troppo severe con i bambini di un asilo di Ferentino, condannate a due mesi
di Marina Mingarelli
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Venerdì 29 Aprile 2022, 07:14

Urla e spintoni ai bambini di un asilo di Ferentino, due maestre condannate a due mesi per abuso dei mezzi di correzione e disciplina. Il pubblico ministero aveva chiesto tre mesi di carcere. La sentenza è arrivata al termine di una udienza molto accesa durata oltre sei ore. Quindi il verdetto nei confronti di M.N.C di 42 anni e M.S. di 54 anni, difese dall'avvocato Nicola Ottaviani.

I fatti, come si ricorderà risalgono agli anni 2014-2015 quando alcuni genitori avevano notato strani comportamenti nei loro figlioletti.

Ogni volta che la mattina dovevano entrare in classe si lasciavano andare a pianti disperati perché non volevano andare a scuola. Altri bambini avevano iniziato a farsi la pipì addosso. A far emergere il caso dei maltrattamenti (inizialmente era questo il reato per il quale le due maestre erano state indagate mai poi il gup lo aveva commutato in abuso dei mezzi di correzione) alcune mamme, confrontandosi tra loro, avevano appreso che quei malesseri erano comuni a tanti bambini. Intenzionate a capire il perché di quei comportamenti, alcune mamme si sono recate presso la caserma dei carabinieri facendo presente quali fossero i loro timori.

A quel punto è partita l'indagine con l'installazione nell'aula di alcune telecamere nascoste. E proprio dai filmati era emerso che i piccini venivano sottoposto a vessazioni e comportamenti che avevano scatenato in loro uno stato perdurante di ansia. In uno dei fotogrammi un bimbo è stato ripreso mentre si nascondeva sotto una cattedra per evitare la punizione della maestra. Per non parlare del fatto che veniva impedito loro di andare al bagno. E per evitare che potessero andare da soli alla toilette sbarravano la porta con una sedia. Un comportamento che aveva determinato l'enuresi collettiva. Spesso i bambini tornavano a casa con gli indumenti bagnati di urina. Non era possibile che un'intera classe all'improvviso soffrisse di problemi urinari.

La verità è venuta fuori quando gli investigatori hanno deciso di installare di nascosto delle docenti le telecamere all'interno delle aule. A puntare l'indice sulle insegnanti anche due loro colleghe che, ascoltate a sommarie informazioni, avevavano riferito di aver visto le maestre utilizzare metodi poco ortodossi nei confronti dei piccoli alunni. Sono quindici i genitori che tramite gli avvocati Giampiero Vellucci, Eliseo Di Francesco e Mario Celliti si sono costituiti parte civile. I legali hanno chiesto un risarcimento danni che verrà quantificato in sede civile.
 

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