Sora, è ufficiale: la collina di San Casto diventa monumento naturale

Sora, è ufficiale: la collina di San Casto diventa monumento naturale
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Venerdì 17 Settembre 2021, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 00:19

È ufficiale: il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti decreta l’istituzione del monumento naturale “Rocca Sorella – Castello di San Casto”, nel territorio di Sora. Una notizia attesissima accolta con entusiasmo soprattutto da coloro che hanno promosso il progetto. In poco meno di un anno l’iter volge al termine. Era il luglio 2020 quando il consigliere regionale Loreto Marcelli e Novelli si recarono sopra il castello per effettuare il primo sopralluogo. Il monumento così come sancito dal provvedimento del governatore ha una estensione complessiva pari a circa 64,8 ettari. «È vietato l’esercizio dell’attività venatoria» e dovrà essere garantito «il rispetto di criteri di ecosostenibilità di selvicoltura naturalistica anche per favorire le naturali successioni ecologiche in atto», si legge nelle carte. Per quanto riguarda le attività consentite all’interno del monumento naturale, «il rilascio di concessioni ed autorizzazioni relative ad interventi, impianti ed opere di qualsiasi natura o comunque lo svolgimento di attività potenzialmente dannose per l’ambiente dovranno essere subordinate al rilascio di specifico nulla osta da parte dell’ente gestore». A tale scopo l’ente gestore, in mancanza delle appropriate figure professionali per gli aspetti tecnico-naturalistici, può eventualmente avvalersi del supporto delle strutture regionali competenti in materia di aree naturali protette.


GESTIONE AL COMUNE
La gestione del monumento naturale è affidata al Comune di Sora che provvederà alla promozione ed alla realizzazione di interventi educativi e di valorizzazione. Si dovrà assicurare che gli interventi di valorizzazione vengano progettati ed eseguiti tenendo conto dei valori ambientali presenti. È previsto uno scenografico progetto illuminotecnico per rendere Rocca Sorella il punto focale di tutte le valli anche nelle ore notturne e migliorare tutta la sentieristica, per offrire una possibilità di accesso ottimale modulata in base alle diverse capacità motorie dei visitatori. Custode di storia e di una biodiversità da tutelare, la roccaforte, eretta nel VI secolo a.C. dai Volsci, domina incontrastata la città da secoli. La struttura, nata per scopi difensivi, ha sempre colpito per la sua posizione strategica. Romani e Longobardi la resero indispensabile per il controllo del confine appenninico, la porta degli Abruzzi. Solo nel Cinquecento, il Castello assunse le sembianze attuali, diventando così baluardo della famiglia Boncompagni sotto il Regno di Napoli. È uno degli esempi di maggior prestigio di architettura militare e difensiva del Basso Lazio e meta escursionistica riconosciuta dal Club Alpino Italiano, nonostante il grave stato di incuria in cui versa da tempo.
«Annuncio che nelle prossime ore, nella sala consiliare, verrà presentato ufficialmente il monumento naturale» ha dichiarato il consigliere regionale Loreto Marcelli.

All’incontro, è stato spiegato, parteciperanno anche gli assessori regionali Lombardi e Corrado, il presidente della Commissione ambiente, Novelli, che sottoscrisse il provvedimento, e il sindaco De Donatis, che ha deliberato il parere favorevole.

Ro. Pu.

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