Fuga dalla guerra, mamme e bimbi arrivano a Frosinone in auto: ospitati in una casa famiglia. L’appello di don Ermanno

Fuga dalla guerra, mamme e bimbi arrivano a Frosinone in auto: ospitati in una casa famiglia. L’appello di don Ermanno
di Marina Mingarelli
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Martedì 8 Marzo 2022, 13:42 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 10:18

A bordo di una vecchia macchina e con una valigia legata con una corda sulla cappotta, due mamme ucraine in fuga dalla guerra insieme ai loro bambini (tra questi uno di quattro anni e un altro di sette) hanno viaggiato per una settimana per arrivare a Frosinone, dove era stato detto loro che c’era tanta gente di buon cuore che avrebbe potuto aiutarle.

La scorsa notte quella vettura è stata notata da Fabio Tagliaferri, un caro amico di don Ermanno D’Onofrio, il missionario frusinate fondatore de “Il giardino delle rose blu” che da sempre combatte a favore dei più bisognosi.

E proprio l’amico che negli anni ‘90 aveva condiviso numerosi viaggi umanitari in Croazia e in Bosnia Erzegovina, aveva svegliato il presule dicendogli di aver incrociato “provvidenzialmente” quella vettura che si trovava nei pressi dell’uscita del casello autostradale di Frosinone e che si era avvicinato agli occupanti. Si trattava di due mamme scappate dall’Ucraina. Dentro l’abitacolo stringevano a sé i loro quattro piccoli.

Don Ermanno con quel cuore grande che lo ha sempre contraddistinto si è subito prodigato per aiutare i sei profughi. Immediata la staffetta di solidarietà con i volontari del “Giardino delle rose blu e del fiore della Misericordia”. Le due mamme e i quattro bambini sono stati collocati nella casa famiglia “La Casa di Daniela“ che ha giusto sei posti e che verrà inaugurata proprio domani alle 11.30 in via Claudio Monteverdi a Frosinone. Madrina di eccezione sarà l’attrice Maria Grazia Cucinotta.

Quelle mamme e quei bambini adesso hanno bisogno di cibo, di vestiario e di una vera casa dove possano vivere dignitosamente. Altri profughi l’altro ieri sono stati collocati provvisoriamente presso l’albergo “Memmina” in via Marìa. Don Ermanno spera adesso nell’altruismo dei frusinati affinché possano aiutarlo con una raccolta fondi a sostenere questi stranieri senza tetto, che sono riusciti a sfuggire alle bombe nella loro nazione. «Ora chiediamo a tutti di aiutarci - ha detto il presule - perché al momento non abbiamo nessun sostentamento dalle istituzioni e dobbiamo portare avanti l’accoglienza grazie ai benefattori, quindi siate generosi». In questo frangente non bastano le parole di compassione, non basta dire di voler partecipare a questa gara di solidarietà, don Ermanno si aspetta i fatti. L’altra mattina il missionario non ha trovato un farmacista che potesse fare gratis i tamponi anti Covid a queste famiglie in fuga dall'Ucraina.

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