Frosinone, talento ciociaro protagonista sul palco della lirica in Albania

Ciociaria protagonista sul prestigioso palcoscenico della lirica di Tirana, in Albania.
La direzione d'orchestra per la messa in scena di uno dei capolavori del repertorio francese della seconda metà del 1800, infatti, è stata affidata al maestro Marco Attura, di Acuto.
Tre serate in cui sarà rappresentata l'opera, in tre atti, "Samson et Dalila" del compositore, pianista e organista Camille Saint-Saensper, ispirata al racconto contenuto nella Bibbia. La regia è di Paul Emile Fourny.
La prima assoluta ha animato il prestigioso Teatro nazionale dell'Opera e del Balletto della capitale albanese l'altra sera, riscuotendo un successo annunciato emozionando la platea. E questa sera e venerdì, alle 20, si replica.
A sostegno degli italiani impegnati sul celebre palco di Tirana (oltre ad Attura sono presenti il tenore Dario Di Vietri e il baritono Luca Bruno) c'è l'Istituto italiano di Cultura.
Per la speciale occasione, che vede un ciociaro ricoprire un ruolo di primo piano nell'ambito del panorama musicale europeo, si è attivata anche l'Amministrazione provinciale di Frosinone: sarà presente in Albania con una delegazione composta dal consigliere Luigi Vacana e allargata al liceo "Bragaglia" del capoluogo con in testa il professor Biagio Cacciola.  Un modo per fargli sentire il calore della propria terra e per tributargli gli onori.
«Con Marco Attura c'è simbolicamente tutta la Ciociaria - dichiarano il presidente della Provincia, Luca Di Stefano, e Vacana -. Un autentico orgoglio per il nostro territorio, nel solco della tradizione che vede la nostra Provincia primeggiare in ambito culturale».  
Il giovanissimo direttore d'orchestra di Acuto ad appena 23 anni ha debuttato sul podio del Teatro degli Industri di Grosseto con l'opera comica "Gianni Schicchi" di Puccini e successivamente con il "Don Giovanni" di Mozart. È anche un compositore e le sue musiche vengono eseguite in rassegne e seminari internazionali.
Tra i patrocinatori dell'evento, considerate le origini dell'autore dell'opera, c'è anche l'ambasciata di Francia in Albania.