Frosinone, polveri sottili: limiti sforati e allerta, in Giunta slittano le misure antismog

Frosinone, polveri sottili: limiti sforati e allerta, in Giunta slittano le misure antismog
di Gianpaolo Russo
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Martedì 10 Gennaio 2023, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 09:30


Emergenza smog: si continua a perdere tempo. Eppure l'inquinamento non aspetta. A Frosinone (ma anche a Ceccano, Cassino e Ferentino) il problema sembra affrontarsi con eccessiva calma quasi per non disturbare e creare disagi ai cittadini con provvedimenti antipopolari. Le amministrazioni (quando va bene) adottano disposizioni pensando solo a rispettare le direttive del piano regionale, che, a quanto pare, come dimostrato in passato, non basta a risolvere il problema inquinamento.
Le polveri sottili presenti nell'area entrano nell'apparato respiratorio e possono provocare a lungo andare malattie respiratorie sino ai tumori.

I DATI
In questi giorni siamo nella fase più acuta del problema. Da otto giorni e cioè dal primo dell'anno le centraline Arpa sforano continuamente i livelli di guardia fissati in 50 microgrammi al metro cubo. Nell'ultima rilevazione di domenica Cassino è la città peggiore con 107 mg/mc, seguita da Ceccano con 104, Frosinone con 74 mg/mc e 62 in viale Mazzini, infine Ferentino con 59. Per alcuni centri come Ceccano e Frosinone poi i giorni consecutivi di inquinamento vengono da lontano, da quasi la metà del mese di dicembre. Ciò significa che per 22 giorni consecutivi i residenti di Ceccano e Frosinone stanno respirando l'aria cattiva.
Domenica c'è stata la prima ordinanza in provincia per bloccare le auto più inquinanti dopo cinque sforamenti consecutivi. Peccato che il provvedimento è risultato tardivo (da tempo il capoluogo aveva superato i 5 giorni) e soprattutto inefficace in quanto emesso alle 9 del mattino e valevole a partire dalle 10.30 tra l'inconsapevolezza di tutti. Di fatto, quindi, inapplicato. Ieri però era annunciato un pacchetto programmatico di interventi (che poi sono sempre gli stessi e vanno dalle targhe alterne, al divieto di accensione dei fuochi, alla limitazione del riscaldamento) nella giunta dell'esecutivo. In realtà non si è fatto in tempo e se ne riparlerà solo nella giornata di domani. Il provvedimento semi pronto deve, infatti, essere vagliato da diversi settori dell'amministrazione (evidentemente non si è fatto in tempo) e non vi erano altre delibere da approvare: così la riunione è stata rinviata di un paio di giorni. Il capoluogo che rappresenta la città più grande ed importante della provincia sinora ha stabilito solo tre domeniche ecologiche. Dopo anni di valori di Pm 10 in discesa quest'anno però ha registrato un cambio di rotta negativo con una decina di giornate in più di smog rispetto al 2021.
Insomma si continua a vivere alla giornata, con le associazioni ambientaliste a guardare con una quasi rassegnazione.

In un territorio come quello della Valle del Sacco che va da Anagni a Ceccano per arrivare a Cassino le polveri si concentrano nella vallata e quando c'è scarsa ventilazione le pm 10 stazionano nell'atmosfera.
Se poi ci mettiamo che Frosinone e provincia hanno il tasso di motorizzazione più elevato e la mobilità alternativa è ferma (si pensi nel capoluogo all'inutilizzo delle piste ciclabili, allo stop del bike sharing e all'ascensore inclinato bloccato da due anni) tutto diventa ancora più complicato.

Così, al momento, l'unica speranza cui affidarsi è il meteo: pioggia e vento migliorano la qualità dell'aria. Ma da domani torna l'alta pressione e lo smog si ripresenterà puntuale.

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