L’emergenza idrica finisce inevitabilmente per “sfiorare” anche la campagna elettorale. Dopo che Acea Ato 5 ha chiesto ai sindaci di emettere ordinanze per vietare il prelievo e il consumo di acqua potabile per usi impropri quali il lavaggio di veicoli e il riempimento di piscine, Legambiente chiede al Comune di Frosinone di intervenire: «Ci risulta che diversi comuni non hanno dato seguito alla richiesta del gestore idrico, fra questi il capoluogo. Crediamo che la campagna elettorale in corso non debba costituire un pretesto per ritardare l’adozione di misure urgenti che possano evitare il razionamento o peggio l’interruzione della fornitura idrica nelle settimane a venire. Chiediamo quindi all’amministrazione comunale del capoluogo che si adottino al più presto tutte le misure necessarie ad evitare sprechi di acqua in questa situazione così critica».
Coldiretti parla di «allarme siccità a Frosinone» e «razionamento di acqua che viene sospesa tutti i giorni dalle 12 alle 18 e per l’intera giornata di mercoledì.
Di «stato d’animo di forte preoccupazione» parla, invece, il consigliere regionale del Pd Mauro Buschini. «Nel Lazio, come del resto in tutto il Paese è massima allerta, non resta dunque che chiedere al Governo di proclamare lo stato di calamità naturale, per avviare i primi provvedimenti e per invitare i sindaci ad attuare ogni misura necessaria per contenere al massimo la crisi. Il territorio è stremato da temperature che sono al di fuori dell’ordinario è importante, dunque, intervenire nell’immediato». A cominciare dal contenere i consumi familiari, fino ad arrivare a misure straordinarie attraverso un decreto legge.