Allarme siccità, Legambiente chiede l’ordinanza. Coldiretti: «Siamo stremati»

Allarme siccità, Legambiente chiede l’ordinanza. Coldiretti: «Siamo stremati»
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Mercoledì 22 Giugno 2022, 09:58 - Ultimo aggiornamento: 23 Giugno, 10:16

L’emergenza idrica finisce inevitabilmente per “sfiorare” anche la campagna elettorale. Dopo che Acea Ato 5 ha chiesto ai sindaci di emettere ordinanze per vietare il prelievo e il consumo di acqua potabile per usi impropri quali il lavaggio di veicoli e il riempimento di piscine, Legambiente chiede al Comune di Frosinone di intervenire: «Ci risulta che diversi comuni non hanno dato seguito alla richiesta del gestore idrico, fra questi il capoluogo. Crediamo che la campagna elettorale in corso non debba costituire un pretesto per ritardare l’adozione di misure urgenti che possano evitare il razionamento o peggio l’interruzione della fornitura idrica nelle settimane a venire. Chiediamo quindi all’amministrazione comunale del capoluogo che si adottino al più presto tutte le misure necessarie ad evitare sprechi di acqua in questa situazione così critica».

Coldiretti parla di «allarme siccità a Frosinone» e «razionamento di acqua che viene sospesa tutti i giorni dalle 12 alle 18 e per l’intera giornata di mercoledì.

La situazione è talmente critica che non si escludono ulteriori restrizioni nei prossimi giorni». A tutto questo si aggiunge il caro carburante e il caro energia, che ha fatto lievitare i costi per il gasolio necessario per il funzionamento delle pompe elettriche. Proprio ieri la federazione regionale ha chiesto lo stato di calamità causato dalla siccità alla Regione Lazio. «Un aggravio di costi per i nostri agricoltori - spiega il presidente di Coldiretti Frosinone, Vinicio Savone - che quest’anno sono stati costretti anche ad anticipare le irrigazioni di 40 giorni per consentire la semina su terreni aridi. Una situazione che comporta un aggravio per le aziende agricole che sono costrette ad utilizzare motori a pompe elettriche e dunque a consumare gasolio, in un momento in cui i costi per il caro carburante e il caro energia sono lievitati. Tutto questo sta portando sul lastrico le nostre aziende, già in difficoltà per la crisi economica determinata dalla pandemia e l’aumento dei costi delle materie prime».

Di «stato d’animo di forte preoccupazione» parla, invece, il consigliere regionale del Pd Mauro Buschini. «Nel Lazio, come del resto in tutto il Paese è massima allerta, non resta dunque che chiedere al Governo di proclamare lo stato di calamità naturale, per avviare i primi provvedimenti e per invitare i sindaci ad attuare ogni misura necessaria per contenere al massimo la crisi. Il territorio è stremato da temperature che sono al di fuori dell’ordinario è importante, dunque, intervenire nell’immediato». A cominciare dal contenere i consumi familiari, fino ad arrivare a misure straordinarie attraverso un decreto legge.

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