Minori, estorsioni dopo le chat sessuali: casi in aumento in Ciociaria. L'allarme della polizia postale

Minori, estorsioni dopo le chat sessuali: casi in aumento in Ciociaria. L'allarme della polizia postale
di Marina Mingarelli
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Giovedì 1 Settembre 2022, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 11:42

Sexitortion, l’estorsione che viene dalla rete, è un fenomeno che sta prendendo sempre più piede anche nella provincia di Frosinone.
Negli ultimi mesi sono aumentati vertiginosamente i casi di adolescenti vittime di questa deprecabile piaga. I più colpiti sono i giovani che hanno una età che oscilla tra i 15 e i 17 anni. Tutto, come riportato in un comunicato la polizia postale ( a livello nazionale si contano già oltre cento segnalazioni) , inizia con qualche chat sui profili social di ragazze e ragazzi gentili e avvenenti, che ricevono apprezzamenti e like per le foto pubblicate.

IL MECCANISMO
Poi però dai complimenti si passa alle video chat e le richieste si fanno man mano più spinte.

Nei giorni seguenti, il martellamento online include la richiesta di somme di denaro (anche esigue, i malviventi infatti si accontentano di poche decine di euro) , con la minaccia che, in caso di mancato pagamento, il materiale sessuale verrà diffuso tra tutti i contatti, e soprattutto tra gli amici ed i parenti. Le vittime, per paura che le immagini intime possano essere viste dai loro affetti, tendono a tenersi tutto per sè, a non confidarsi con nessuno, in particolare con i genitori. Come arginare questo fenomeno? Gli agenti della Polizia Postale che sovente si trovano a contatto con le giovani vittime riferiscono che gli ultimi a sapere del dramma che stanno vivendo i figli sono proprio i genitori. Questi ultimi potrebbero dare un valido aiuto alle forze dell’ordine se soltanto impedissero ai figli minorenni l’iscrizione sui Social. Forse non tutti sanno che per essere iscritti a Facebook, Instagram o in altre piattaforme del web bisogna aver raggiunto la maggiore età . Dunque i minorenni iscritti forniscono dati non veritieri.

LE VERIFICHE
A quel punto però tocca ai genitori controllare ed impedire che i loro ragazzi navighino in rete. Già da tempo le varie questure proprio per sensibilizzare le nuove generazione su questa grave problematica hanno istituito i corsi nelle scuole, anche a Frosinone. E proprio nel corso di queste lezioni sarebbe emerso il totale disinteresse del mondo degli adulti nei confronti dei minorenni che utilizzano i social. Dunque bisognerebbe gettare uno sguardo più attento soprattutto agli adolescenti sovente facili prede di personaggi senza scrupoli. Sovente dietro a quelle richieste estorsive si nascondono organizzazioni criminali che avvicinano online gli adolescenti, li spingono in conversazioni virtuali di tipo sessuale, acquisiscono immagini e video intimi e poi richiedono somme di denaro per evitare la pubblicazione online del materiale privato. Da sottolineare che i ragazzini vittime di sexitortion una volta smascherati provano una grande vergogna. Sentimento che qualche volta li porta a commettere gesti estremi. Ecco perché secondo gli investigatori il ruolo dei genitori sarebbe fondamentale al fine di evitare che i figli finiscano in questa spirale dalla quale poi è molto difficile uscire.

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