Madre di due figli, studi classici alle spalle e appassionata di musica, con un passato da allieva al Conservatorio del capoluogo. Simona Geralico è l’unico volto nuovo della squadra di governo del neo sindaco di centrodestra Mastrangeli. Per lei, rispetto agli altri colleghi dell’Esecutivo, è il debutto assoluto sugli scranni dell’aula consiliare. Le manovre di coalizione le hanno riservato un esordio da protagonista, dal momento che è uno dei nove assessori. Le sono state affidate deleghe di peso, Cultura e Turismo, oltre a quella delle Pari opportunità, altrettanto rilevante.
«Sono davvero felice ed emozionata per questo incarico. Per me inizia un’avventura coinvolgente e stimolante sotto ogni profilo, sia politico sia amministrativo. Ringrazio il sindaco e il mio partito per la fiducia. Ho ricevuto molte congratulazioni» ha spiegato Geralico.
Donna di centrodestra, da cinque anni milita attivamente nelle file di Fratelli d’Italia, di cui è la vicepresidente del circolo cittadino. È anche iscritta all’associazione “CulturaIdentità”.
Essere assessore esterno dopo il risultato elettorale che effetto le fa?
«Credo che sia un buon segnale lanciato dal partito, significa che c’è spazio per tutti, vuol dire essere aperti ai cambiamenti. Personalmente, sono felice per le deleghe che mi sono state conferite. Ora è il tempo di mettersi al lavoro».
La Cultura è un settore ambito, ma anche impegnativo su più fronti e che spazia dagli eventi all’associazionismo. Da dove si comincia?
«Uno dei miei obiettivi è il recupero della nostra identità come frusinati e la riscoperta delle radici della nostra terra. Questo mi sta particolarmente a cuore. In linea generale si dovrà far rifiorire l’offerta culturale cittadina. Ho diverse idee, ma prima di metterle in campo intendo confrontarmi con il mio partito per valutare insieme progetti e programmi. A mio avviso la cultura non deve avere vincoli di sorta o confini. Al contrario deve essere inclusiva, più aperta possibile e fungere da motore per l’aggregazione. Per questo sarà fondamentale avere constanti rapporti con tutte le associazioni del territorio e coinvolgerle nella programmazione, tenendo anche conto della validità delle proposte».
Geralico, poi, conclude: «La cultura, però, non è soltanto musica, arte, teatro, convegni, manifestazioni e iniziative. È tanto altro, come promuovere e valorizzare le eccellenze e le strutture locali dove la cultura, nelle sue varie forme, è protagonista: mi riferisco, per fare alcuni esempi, al Conservatorio, all’Accademia di belle arti, alla biblioteca e al museo archeologico. Io sono pronta, mi metterò subito al lavoro: ci metterò l’anima».