Sindaci, in Ciociaria 24 comuni al voto: in 69 in lizza per la fascia. Urne aperte, fari su Alatri e Sora

Sindaci, in Ciociaria 24 comuni al voto: in 69 in lizza per la fascia. Urne aperte, fari su Alatri e Sora
di Stefano De Angelis
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Domenica 3 Ottobre 2021, 11:55 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 17:20

Scocca l’ora del voto. Oggi e domani una fetta di cittadini della Ciociaria, 108.611, sceglierà i sindaci di ventiquattro centri, molti sotto la soglia dei quindicimila abitanti e sette che non arrivano a mille anime, quelli montani. Fari puntati in particolare sui comuni di Alatri e Sora, gli unici dove è previsto l’eventuale turno di ballottaggio in caso di mancata elezione al primo turno.

Lanciati gli appelli finali, ora all’esercito di candidati non resta che attendere il responso delle urne. Sono 69 gli aspiranti a indossare la fascia tricolore e centinaia quelli che sperano di sedere in Consiglio comunale, più di 300 solo nella città bagnata dal Liri. C’è chi punta a restare sullo scranno più alto e chi, invece, cerca di spodestare l’avversario politico. Sono sette i primi cittadini uscenti a caccia del bis: Corsi a Sgurgola, Sacco a Roccasecca, Villani a Esperia, Barletta a Supino, Padovano a Fumone, Bussiglieri a Collepardo.

E poi c’è De Donatis a Sora, in una contesa a cinque per la conquista del Comune. A Colle San Magno, invece, Di Nota insegue il tris di mandati, mentre ad Arce Germani, dopo la caduta dell’amministrazione nel marzo scorso, prova a tornare alla guida della cittadina in una partita a tre, di cui fanno parte anche l’ex sindaco Simonelli e Rosanova.

Tra le altre curiosità c’è quella di Trivigliano, dove c’è già un sindaco in attesa della proclamazione: è Latini, unico candidato. Per la festa dovrà attendere il raggiungimento del quorum: alle urne dovrà andare la maggioranza più uno degli aventi diritto. Spicca anche la sfida infinita di Torrice tra Assalti e Santangeli, ma questa volta in campo è sceso anche un terzo, Vincenzi. Nel paese del Frusinate si rivota dopo tre anni, in anticipo, dopo che il Consiglio di Stato ha annullato le amministrative del 2018. Due sindaci storici, invece, lasciano il timone, ma restano nell’agone per un posto in assise, da consiglieri. Si tratta di Materiale a Castrocielo e di Di Meo ad Acquafondata. Quest’ultimo figura nella compagine guidata dalla figlia, Marina: anche in questo caso per lo scettro dell’aula consiliare a fronteggiarsi saranno in tre. Altre due sono le note di questa tornata elettorale: il confronto tutto in rosa ad Alvito tra Iacobone e Martini e il ritorno sulle scena di due big della politica locale, D’Ovidio a Pastena e Foglietta a Supino.


LE SFIDE NELLE CITTÀ
Sul piano politico l’attenzione è maggiormente concentrata su Alatri e Sora, città rispettivamente di 28.609 e 26.247 abitanti. Il verdetto delle urne, oltre ad avere una valenza sul piano del peso dei partiti, potrebbe incidere sullo scacchiere del futuro Consiglio provinciale (elezioni alle porte) e ridisegnare così gli equilibri di piazza Gramsci.
Nella città dei ciclopi sono cinque i candidati a sindaco per il dopo Morini, quota centrosinistra. La coalizione riprova a mantenere le redini del palazzo di piazza Santa Maria Maggiore schierando Di Fabio, area Pd. Il centrodestra, invece, per tentare di tornare sui banchi della maggioranza ha puntato su Cianfrocca. Tra i pretendenti alla carica ci sono anche Enrico Pavia, Luciano Maggi e Roberto Gizzi, tutti sostenuti da formazioni civiche e l’ultimo anche dai socialisti. Ad Alatri, 20 liste e 23 sezioni, gli elettori sono 23.212.
Si preannuncia avvincente anche la competizione nella città fluviale. L’uscente De Donatis, con due formazioni civiche, prova a farsi largo tra gli altri quattro aspiranti primo cittadino. Il centrodestra unito concorre con Altobelli, mentre il M5S con Di Folco. Quest’ultima è una delle due donne in corsa. Oltre a lei c’è Tersigni, che guida un raggruppamento civico. Coalizione di liste senza simboli di partito anche per Di Stefano. A Sora, 19 liste e 25 sezioni, gli aventi diritto al voto sono 24.057.

Monte San Giovanni Campano e Roccasecca sono gli altri due centri più popolosi in cui si rinnoverà il Consiglio comunale, rispettivamente con 11.237 e 6.897 elettori. Nel primo i candidati a sindaco sono cinque, nell’altro due. Ieri si sono concluse le operazioni per l’insediamento dei seggi: domani pomeriggio i verdetti.

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