Frosinone, Provincia a guida Di Stefano: prime prove d'intesa. De Angelis: «Ora riunire il Pd»

Frosinone, Provincia a guida Di Stefano: prime prove d'intesa. De Angelis: «Ora riunire il Pd»
di Stefano De Angelis
3 Minuti di Lettura
Martedì 20 Dicembre 2022, 14:54 - Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre, 16:46

Di Stefano tende la mano e trova le prime sponde. Il segnale lanciato dal neopresidente della Provincia di Frosinone è arrivato. La strada per giungere a una cooperazione, anche nell’assise provinciale per cercare di costruire un percorso di obiettivi e priorità per il territorio, è in discesa, per buona pace dei vertici di Fratelli d’Italia, dell’ala Pd di Pompeo e di una fetta di FI, usciti sconfitti dalle elezioni.

«Il sindaco Mastrangeli e il presidente Di Stefano sapranno sicuramente collaborare per trovare punti di comune interesse e programmazione per il nostro territorio». È quanto annunciato dal deputato della Lega, Nicola Ottaviani.

L’ex sindaco del capoluogo ha poi lanciato la stoccata a quella parte di FdI e di FI che ha stretto l’alleanza con una corrente dem. Ha parlato di «follia» e di «suicidio politico», sottolineando: «Ma non bisogna generalizzare, perché anche all’interno dei nostri alleati ci sono persone che rifuggono dall’autolesionismo politico e solo con loro continueremo a costruire il presente e il futuro del nostro territorio».

Il consigliere provinciale Andrea Amata (Lega), mettendo in risalto «il grande risultato ottenuto da Mastrangeli senza il sostegno della coalizione», non esclude una possibile collaborazione programmatica con Di Stefano: «Ascolteremo le sue proposte e decideremo in base al principio che ci ha sempre mosso: il bene di questa terra».

Di «colpo grosso in Provincia» ha parlato il suo collega d’aula Gianluca Quadrini: «Una vittoria pensata e voluta».

«RIUNIRE IL PD»
Chi esulta è anche l’artefice principale della vittoria di Di Stefano, ossia il leader del Pd locale Francesco De Angelis: «Un risultato straordinario, una vittoria bellissima, probabilmente la più bella di sempre. Bella a livello personale, perché con questo risultato vengo in qualche modo ripagato delle troppe ingiustizie subite negli ultimi mesi, e per tutto il nostro territorio - ha dichiarato De Angelis -. Luca è l’emblema della mia scommessa sui giovani, ancora una volta vinta. E poi questa è la vittoria del campo largo e dell’apertura al civismo, in cui ho sempre creduto».

Poi sul piano politico, De Angelis ha aggiunto: «Nel Pd esce rafforzata e consolidata la coerenza del progetto politico e del suo gruppo dirigente. Ora bisogna perseguire l’obiettivo di unire tutte le forze progressiste e riformatrici, tutto il resto è innaturale. Prima di tutto, però, bisogna ritrovare unità nel Pd. E in chiave Regionali sono convinto che anche Pompeo darà il suo contributo per il Pd».

MASTRANGELI
A commentare l’esito delle urne è stato anche Mastrangeli: «Onorato e stupito del risultato conseguito quasi completamente da solo, con il sostegno di pochi amici. Stare a 5-6mila voti ponderati da due corazzate è motivo di soddisfazione».

GERMANI
Così Luigi Germani: «Appagato del risultato, anche se dispiace aver perso per così pochi punti. È venuto meno qualche consenso da un paio di centri della fascia rossa ed è mancato qualcosa dalla fascia verde. Ho subito inviato un messaggio di congratulazioni a Di Stefano. Ringrazio di cuore tutti quelli che mi sono stati vicino».

© RIPRODUZIONE RISERVATA