Frosinone, Ruspandini (FdI) insegue il bis al Parlamento: «Potenziare la sanità e salvare i paesi dalla desertificazione»

Frosinone, Ruspandini (FdI) insegue il bis al Parlamento: «Potenziare la sanità e salvare i paesi dalla desertificazione»
di Stefano De Angelis
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Domenica 18 Settembre 2022, 16:59 - Ultimo aggiornamento: 17:02

Sviluppo, infrastrutture e ambiente. Sono i punti programmatici principali di Massimo Ruspandini, senatore uscente di Fratelli d’Italia e ora candidato del centrodestra alla Camera nel collegio uninominale Frosinone-Sora.

Con un passato da vicesindaco di Ceccano, come obiettivo non ha soltanto il rilancio complessivo della provincia. Per lui c’è un’altra priorità: «Bisogna salvare i piccoli comuni dallo spopolamento, dalla desertificazione. Il processo di globalizzazione - spiega Ruspandini - sta minando il futuro dei nostri paesi, in particolare di quelli sotto i cinquemila abitanti, oggi sempre con meno servizi. Da tempo si assiste alla scomparsa di attività commerciali, a un progressivo svuotamento dei centri storici e se si continua di questo passo il pericolo è la chiusura di uffici postali e scuole, soltanto per fare alcuni esempi. Questo scenario si presenta come una delle emergenze da affrontare, anche perché in questi comuni un’alta percentuale della popolazione è costituita da anziani che rischiano di subire pesanti ripercussioni sulla quotidianità. Per questo si rende necessaria una legge per tutelare e sostenere concretamente i piccoli comuni, per incoraggiare la rinascita di questi luoghi. E questo sarà uno dei miei obiettivi».

Per Ruspandini un altro punto fondamentale è quello delle infrastrutture: «Sono essenziali per la crescita del territorio, a patto che siano progetti ben pianificati, anche in termini di ricadute positive.

Per questo guardo con favore all’aeroporto civile nel capoluogo e alla trasversale di collegamento Sora-Ceprano-Fondi. Stesso discorso vale per la linea ferroviaria dell’alta velocità, ma fino ad oggi la decantata stazione Tav di Ferentino è rimasta una scatola vuota».

Per Ruspandini va risolta con «risultati tangibili» la questione Valle del Sacco: «Purtroppo resta un’incompiuta ambientale che, tra l’altro, sta bloccando centinaia di imprese. È ora di cambiare passo rispetto a quanto fatto finora».

Il tema lavoro è un’altra urgenza: «Il tessuto produttivo, tra pandemia e crisi energetica, è stato messo a dura prova. Così come il comparto dell’edilizia viene da una profonda agonia. A mio avviso la ripresa va programmata e favorita con leggi nazionali: i fondi dovrebbero servire per supportare le imprese affinché siano competitive e assumano personale e non per interventi di assistenzialismo come il reddito di cittadinanza, che ritengo vada assolutamente modificato».

Sulla sanità ha spiegato: «Da tempo aspettiamo un cambio della guardia per poter davvero potenziare i servizi. Non siamo soddisfatti di come siano stati gestiti problemi e criticità. Anche su questo il mio impegno sarà quello di difendere e rappresentare al meglio il nostro territorio e la sua identità».

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