Frosinone, il Pd spinge De Angelis alla Camera ma da Cassino i dem alzano la voce e rivendicano una candidatura

Frosinone, il Pd spinge De Angelis alla Camera ma da Cassino i dem alzano la voce e rivendicano una candidatura
di Stefano De Angelis
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Martedì 2 Agosto 2022, 12:39 - Ultimo aggiornamento: 15:20

Il Pd è in fermento in vista delle elezioni politiche. Come già annunciato la direzione provinciale dei dem da giorni sta lavorando per blindare la candidatura di Francesco De Angelis, presidente del Consorzio industriale del Lazio, al primo posto del listino per il collegio plurinominale del Basso Lazio (sistema proporzionale). L’obiettivo, dunque, è quello di mettere al sicuro un seggio alla Camera per il leader ciociaro del Pd e la strada, al momento, apparirebbe non troppo in salita. Questo anche perché l’uscente Claudio Mancini, originario di Picinisco e da anni a Roma (l’ultima volta capolista al plurinominale per la Camera), tenterebbe il bis in un collegio della Capitale.

I dem ciociari ci puntano, ci credono e il via libera per convincere i vertici regionali è arrivato al termine dell’ultima riunione della segreteria provinciale allargata agli eletti. C’era anche il presidente di piazza Gramsci, Pompeo. Prima ancora c’era stata un’interlocuzione tra i rappresentanti dei vari circoli. E mentre il Partito democratico sta facendo le dovute valutazioni anche per quanto riguarda i tre collegi uninominali di zona (due per la Camera, uno denominato Frosinone-Sora, l’altro Terracina-Cassino, e uno per il Senato, il Frosinone-Latina), proprio dal sud della provincia si levano voci dem per rivendicare rappresentanza.

In sostanza, Cassino e il Cassinate, lontani dalle posizioni dei colleghi frusinati di partito, chiedono che venga candidata una figura del territorio.

IL DIBATTITO
A rilanciare il dibattito (affrontato nei giorni scorsi in prima battuta dal sindaco di Roccasecca, Sacco) è stato Gino Ranaldi, Pd, consigliere provinciale e comunale di Cassino. «Delle dichiarazioni del segretario Letta circa la composizione della lista del Pd - ha spiegato in una nota -, la cosa che mi trova particolarmente d’accordo è il passaggio in cui fa riferimento alla valorizzazione del territorio con candidati rappresentativi di esso, quali sono i sindaci e gli amministratori locali, non calati dall’alto. Deve essere questo un punto centrale, ora e per i prossimi anni».

Poi ha aggiunto: «È evidente come in tutto il Lazio meridionale l’esperienza di Cassino sia centrale e si è posta come modello di buona amministrazione. La vittoria di Salera resta un faro, un modello vincente». Ranaldi ha così sottolineato: «È evidente come in questo difficile momento di passaggio, in cui si stanno costruendo le candidature al Parlamento, Cassino e l’esperienza di questi anni non possano essere ignorate. Cassino non può essere considerata solo come portatrice di voti, in una posizione di servizio, a sostegno di candidature decise dall’alto, ma va coinvolta nelle decisioni che contano. Cassino, che da sempre ha avuto parlamentari sul territorio, va valorizzata appieno. Spero che sui tavoli regionali e provinciali Cassino venga presa come punto di riferimento. Non vorremmo ritrovarci a recriminare di essere arrivati, anche questa volta, troppo tardi nell’avanzare le proposte giuste».

IL SINDACO DI CASSINO
Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco Salera (Pd): «Rivendichiamo il nostro ruolo, la rappresentanza territoriale. D’altronde quella di Cassino è un’importante amministrazione di centrosinistra. Auspico che di questo si possa discutere presto intorno a un tavolo e nei tempi giusti».

GLI SCENARI
Nel centrodestra si susseguono incontri e, prima di definire il quadro completo delle candidature, si attendono sviluppi sulle alleanze nazionali. Si aspettano in particolare le mosse di Azione di Calenda per capire se, alla fine, sarà alleato o meno del Pd e, nel caso, in quale collegio scenderà in campo l’ex ministro. Azione, intanto, come annunciato dalla federazione provinciale del partito, «con +Europa sarà presente nelle liste proporzionali di Camera e Senato ed avanzerà candidature anche nei collegi uninominali».

Chi finora ha scelto su quale treno salire è il Psi, che si schiererà con Pd, Articolo Uno e Demos. Tra i parlamentari ciociari uscenti la discesa in campo sarebbe ormai ipotecata per Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia) nel listino proporzionale per il Senato in una posizione di sicura elezione. Nella Lega resta calda l’opzione Nicola Ottaviani, anche se nel partito di Salvini il ragionamento è concentrato anche sulle prossime Regionali.

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