Comuni, sport e periferie: fondi per otto progetti, 55 esclusi

Comuni, sport e periferie: fondi per otto progetti, 55 esclusi
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Mercoledì 15 Settembre 2021, 07:25 - Ultimo aggiornamento: 17 Settembre, 01:08

Otto interventi finanziati, altri quattordici scartati per via dell’esaurimento delle risorse e ben cinquantacinque esclusi per mancanza di requisiti. Questi gli esiti dei settantasette progetti presentati da comuni e associazioni della provincia di Frosinone in risposta al bando “Sport e periferie 2020”. Parte del fondo nazionale da 300 milioni di euro, finalizzato alla creazione o rigenerazione di impianti nelle aree svantaggiate del Paese, foraggerà sette Comuni ciociari. Si tratta, seguendo l’ordine di piazzamento in graduatoria, di Pignataro Interamna (60,25 punti), Casalvieri (58,26), Coreno Ausonio (53,25), Cassino (50,75), Pontecorvo (49,75), Casalattico (49,54) e Roccasecca (47,63). Nel mezzo l'unica associazione finanziata: l’Accademia Frosinone Calcio di Ripi (52,81), che ha ottenuto più di 600 mila euro. I Comuni godranno di finanziamenti che vanno dagli oltre 500 ai 700 mila euro.

Nella popolosa Cassino, al costo di 553.407 euro, il campo da calcio “Colosseo” diventerà sintetico e verrà dotato di illuminazione a led, impianto fotovoltaico e sistema di recupero e riuso dell’acqua piovana.

I 611.079 euro concessi a Pontecorvo, invece, serviranno per il rifacimento del Giardino dello Sport e la realizzazione di un campo in erba sintetica. I 700 mila euro in arrivo a Roccasecca, poi, saranno tesi all’efficientamento dell’impianto comunale di atletica leggera. A ruota, in base al punteggio, la riqualificazione e il completamento degli impianti sportivi di Pignataro-Santo Ianni (700 mila euro), Casalvieri (310 mila), Coreno-Valiavetta (700 mila) e Casalattico (670 mila). Le opere di Belmonte Castello, Rocca d’Arce, Vallerotonda, Giuliano di Roma, Sci club “Orsello Magnola” di Guarcino e associazione Cassino Adventure, invece, sono risultate ammissibili ma non rientranti nella quota dell’80% riservata al Mezzogiorno.

Nei bassifondi e non finanziati, inoltre, i piani d’azione di Veroli, Fontechiari, Castelnuovo Parano, Trivigliano, Arnara, Boville e Santopadre, nonché quello del sodalizio frusinate Cultura e Sport. Tra le trentasette richieste escluse a seguito dell’istruttoria tecnico-amministrativa, in quanto non corredate di adeguata pianificazione, spiccano quelle di ventidue Comuni. Tra questi figurano le più grandi Ceccano, Ferentino, Anagni, Piedimonte San Germano, Sant’Elia Fiumerapido, Arce, Aquino, Amaseno, San Giovanni Incarico, Patrica e Broccostella. In tale lista anche le piccole Vico nel Lazio, San Donato Val di Comino, Acuto, Sant’Apollinare, Trevi nel Lazio, Campoli Appennino, Guarcino, Sant’Ambrogio sul Garigliano, Vallemaio, Filettino e Acquafondata. A causa di livelli di progettazione non idonei, infine, la commissione giudicatrice ha fatto fuori tra le altre le istanze di quattordici amministrazioni comunali: Sora, Paliano, Cervaro, Pofi, Morolo, San Giorgio a Liri, Serrone, Vallecorsa, San Vittore, Ausonia, Pescosolido, Picinisco, Settefrati e Viticuso.
Ma. Ba.

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