Frosinone, ora la volata per la A: otto finali tra passato e presente, tanti ex Leoni sulla strada

Frosinone, ora la volata per la A: otto finali tra passato e presente, tanti ex Leoni sulla strada
di Stefano De Angelis
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Lunedì 27 Marzo 2023, 16:14 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 11:59

Otto partite da giocare e 24 punti a disposizione, ma ne potrebbero bastare meno della metà per tornare per la terza volta nell'olimpo del calcio. Si apre così la settimana del Frosinone capolista. Numeri e calcoli rimbalzano nella mente, ma giocoforza devono lasciare spazio alla piena concentrazione per affrontare senza troppe pressioni il rush finale. È anche una questione di testa e non a caso mister Grosso, dopo la frenata con il Cosenza (la seconda sconfitta casalinga della stagione), ha pronunciato una parola più di altre: lucidità.

Ritrovare le energie e arrivare alle prossime sfide con il giusto carico di tensione, agonistica e di nervi. È uno dei fronti del lavoro di primavera di Grosso, che ha costruito una squadra solida in cui regna l'armonia. Non solo: ha saputo toccare le corde dei giocatori, infondendo ulteriori stimoli e motivazioni a un gruppo che aveva già voglia di stupire o almeno di provare a farlo. Il tecnico campione del mondo nel 2006, alla sua seconda intera stagione in Ciociaria, ha stabilito un primato personale: è l'allenatore con il maggior numero di panchine in Serie B con la tuta dei canarini. Un lungo e paziente lavoro che, quest'anno, ha portato il Frosinone a viaggiare a una velocità super e a diventare quello più forte di sempre nella storia della cadetteria.

Una marcia sulla scia delle cavalcate già firmate in passato da autentiche corazzate come Pescara, Benevento, Sassuolo, Empoli e Cagliari.

Tanto che i Leoni oggi, dopo la trentesima giornata, vantano il miglior attacco (48 reti all'attivo) e la difesa più granitica, sapientemente condotta da capitan Lucioni, insieme con quella del Genoa, secondo in classifica (19 gol subiti). E di riflesso il più alto bottino di vittorie, 19.

NIENTE DISTRAZIONI
A questo punto del percorso c'è anche chi pensa a un altro traguardo possibile: il Frosinone, infatti, è in lotta anche per fregiarsi del titolo di campione della B. Tutto vero, considerato che le altre due promozioni nel massimo campionato sono state conquistate una per via diretta (torneo 2014-2015, secondo posto dietro al Carpi) e l'altra passando dai playoff (2017-2018) dopo la finale con il Palermo. Ma non è questo il momento di paragoni e di titoli. Si vedrà il 19 maggio, quando calerà il sipario sulla regular season.

MINI CAMPIONATO
Oggi l'attenzione è tutta sul mini campionato che attende il Frosinone, che punta a rivivere il sogno. Otto finali, con gli uomini di Grosso che partono in pole forti del vantaggio di sei punti sulla seconda, il Genoa, di undici sulla terza, il Sudtirol, e di dodici sul Bari, quarto: sono le formazioni in lotta per la gloria. È proprio il distacco a due cifre accumulato sugli altoatesini il tesoretto del Frosinone. Questo perché soltanto le prime due classificate volano subito in Serie A; per le altre c'è la strada degli spareggi.

LO SPRINT
Il momento cruciale della stagione riserva ai canarini quattro sfide casalinghe, con due scontri diretti (prima arriva il Sudtirol, poi il Genoa), e altrettante in trasferta, almeno tre in cui toccherà combattere. Ma la volata sarà anche un incrocio tra passato e presente. Si partirà sabato primo aprile da Perugia. Il Frosinone ritroverà da avversario mister Castori, tecnico di quel Carpi che nel 2017 ammutolì il Matusa nella semifinale playoff. Ora guida il Grifo, affamato di punti per uscire dalla zona calda e in cui militano tre ex canarini (Rosi, Casasola e Di Carmine). Al "Curi" sarà un'altra battaglia.

Il 10 allo "Stirpe" scenderà l'Ascoli degli ex Leali e Dionisi: anche i bianconeri puntano a risalire la china per non correre rischi. Serviranno personalità e concretezza. Cinque giorni dopo i Leoni saranno chiamati a superare il banco di prova nella tana del Cagliari. I rossoblu sono a caccia di un posto al sole per i playoff e in rosa ci sono due vecchie conoscenze canarine: Goldaniga e Lapadula. Sarà un altro esame.

Si arriverà così al doppio turno interno contro Sudtirol e Reggina. Due giornate chiave che potrebbero scrivere il destino del campionato, anche perché il primo maggio si affronteranno Sudtirol e Genoa. I bolzanini neopromossi dalla C (tra i portieri c'è l'ex canarino Minelli) vogliono continuare a sorprendere. I calabresi intendono rimanere tra le prime otto e nell'organico annoverano quattro ex giallazzurri: Terranova, Crisetig, Cicerelli e Canotto.

Dal 6 al 19 maggio le ultime tre fatiche per il Frosinone: impegno sul campo del Pisa dell'ex Masucci, con i toscani che vogliono restare nelle zone nobili, big match in casa con il Genoa e chiusura a Terni (ex Capuano e Cassata), quando i giochi potrebbero essere già fatti. Sarà uno sprint che riserverà gare complicate e duelli-verità anche per le altre pretendenti alla A. Il Bari, da calendario, sembra avere un cammino più agevole. Il Frosinone, però, è quello che potrebbe alzare per primo le braccia al cielo.

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