Asilo San Vincenzo De Paoli di Isola Liri, nessuna iscrizione dopo 60 anni: vi sono passate intere generazioni

Asilo San Vincenzo De Paoli di Isola Liri, nessuna iscrizione dopo 60 anni: vi sono passate intere generazioni
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Sabato 25 Settembre 2021, 10:30 - Ultimo aggiornamento: 13:26

La fine di un’epoca? Nessun bambino nell’asilo di Suor Rosetta nessuna iscrizione per l’anno 2021-2022. Non era mai accaduto dal lontano 1960, anno che segnò l’inizio di una lunga storia tra Isola del Liri e le suore di San Vincenzo de Paoli, la struttura che oltre l’asilo ospita l'Ospizio delle "Dame di San Vincenzo" casa di riposo per anziani. Nessuna mamma ha varcato l’ingresso, nessun bambino siederà nelle aule della struttura. Detto così viene già il magone, anche alle suore della struttura il fatto sembra irreale, ma in questo caldo settembre l’asilo è vuoto, nessun bimbo gioca nel parco, nessuna canzoncina intonata, i giocattoli sono sui banchi e negli armadi senza che nessuno li vada a prendere. Nessuna macchina è all’ingresso alle 8 con le mamme indaffarate a far entrare i propri figli per poi scappare a lavoro. L’asilo di Suor Rosetta in via Selva è afono, deserto.

Eppure nella città fluviale suor Rosetta è un’icona, intere generazioni di isolani sono passati attraverso i suoi insegnamenti, tutti i bambini dagli anni ’60 ad oggi nella parte bassa della città hanno frequentato il suo asilo. Suor Rosetta in realtà si chiama Rosa Grieco, classe 1935, nata a Napoli terza di undici figli, di cui 3 maschi ed 8 femmine, arrivò con altre cinque sorelle ad Isola del Liri il 28 ottobre del 1959 per occupare la struttura ubicata in via Selva :”Qui non c’era niente - racconta Suor Rosetta – solo il secondo piano, qui dove c’era l’asilo era tutto aperto uno scheletro in cemento armato.

I 12 anziani che poi entrarono nello ospizio erano disseminati in varie case qui intorno. L’asilo partì un anno dopo nell’autunno del 1960. Sempre una sessantina di bambini, non ci siamo mai fermati. Durante il covid erano una trentina, lo scorso anno solo 10. Poi l’arrivederci a quest’anno da parte di molte mamme a giugno, ma non è tornato nessuno e francamente ci siamo rimaste male. Non credo neanche al fatto che i bambini sono pochi perché sono diminuite le nascite. Non c’è stata volontà a iscriverli qui ed il perché non lo so. Ho dovuto mandar via tre maestre, una di educazione fisica, una di inglese ed una per le altre attività, perché non c’è lavoro, poi qui abbiamo la mensa interna, i bambini mangiano quello che cuciniamo noi, è una famiglia, il cibo non viene da fuori come nelle altre strutture”.

Ma non è proprio venuto nessuno? :”Solo 4 mamme – conclude Suor Rosetta – con altrettanti bambini, troppo pochi per lavorare. Non sono abituata a starmene con le mani in mano, è la prima volta in 60 anni. Mi sembra tutto così irreale”. E’ un modo come un altro per riposarsi un po’ alla sua età :”Ma che scherziamo? - conclude Suor Rosetta – qui non abbiamo tempo per star fermi, non è nella nostra natura. Quest’anno è andata così, restiamo fiduciosi”.
Gia.Piz. 

 

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