Lavori lungo le sponde del Cosa ad Alatri, progetto in dirittura d’arrivo

Lavori lungo le sponde del Cosa ad Alatri, progetto in dirittura d’arrivo
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Venerdì 3 Settembre 2021, 00:57 - Ultimo aggiornamento: 01:16

Lo stato di degrado del fiume Cosa e dei suoi argini sul territorio di Alatri è tornato a far discutere, complice la campagna elettorale in corso per le Comunali di ottobre. Tuttavia pare che stavolta ci siano novità importanti e che il progetto risalente a quattro anni or sono stia per vedere la luce.
Nel giro di poche settimane, infatti, dovrebbe essere approvato il progetto esecutivo dando il via anche all’assegnazione degli appalti.
E’ l’assessore ai Lavori pubblici, Elisabetta Cirillo, a rendere noto che sia la determina per l’approvazione del progetto esecutivo sia l’avvio delle procedure di gara per l’affidamento dei lavori sono imminenti.
Ricordiamo che il finanziamento ottenuto dal Comune di Alatri a valere sul Por-Fesr 2014-2020 tramite la Regione Lazio è consistente, pari a oltre due milioni di euro, per interventi di messa in sicurezza e per l’aumento della resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico e di erosione costiera.
Il progetto prevede numerosi interventi su tratti diversi del corso del fiume che dai Monti Ernici scende a valle passando per Alatri, attraversando poi Frosinone dove forma anche le cascatelle dello Schioppo tornate in auge da diversi anni grazie all’attivismo di volontari ed associazioni.
Per il territorio alatrense si tratta, soprattutto, di opere di consolidamento e ricostituzione dell’alveo nei pressi del ponte romano e di consolidamento degli argini nei pressi del ponte d’Alloggio e del ponte di Cellerano, tutte zone ad oggi in condizioni pessime e che con le consistenti piogge diventano anche un pericolo per il circondario.


L’ASSESSORE
«Queste notizie dimostrano - afferma Cirillo - quanta attenzione ha avuto questa amministrazione nei confronti delle problematiche del fiume Cosa, problematiche che certo non possono essere ricondotte agli ultimi anni e che derivano da decenni di politiche di conservazione e tutela del territorio pressoché inesistenti. Avendo ben presente le emergenze di alcuni tratti del fiume e gli ingenti costi per affrontarle e risolverle, grazie anche a studi specifici di settore, quali la zonizzazione idrogeologica del territorio, ma non avendo a disposizione le risorse necessarie nel nostro bilancio, abbiamo cercato da subito, con ostinazione, una forma di finanziamento esterna che potesse essere utilizzata in tal senso. L’occasione è venuta nel 2017 con la partecipazione al bando della Regione».
Le procedure di assegnazione del finanziamento e le successive fasi progettuali ed autorizzative da parte dei vari enti preposti, non ultima l’Autorità di Bacino del Liri Garigliano, si sono finalmente concluse; non resta che attendere, dunque, il bando di gara per i lavori che, secondo quanto dichiarato all’assessore, «potranno avere inizio nei prossimi mesi».

A.

Ta.

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