«Penso che il futuro della nostra comunità accademica sia strettamente connesso alla capacità da parte di tutte le sue componenti (docenti, studenti e personale) di condividere i principali obiettivi e collaborare strettamente per realizzarli». A parlare è il candidato a rettore dell'Università di Cassino, Marco Dell’Isola, 59 anni, ordinario di Fisica Tecnica Industriale, da trenta anni docente a Ingegneria.
Il professore con il suo avversario, il prof.
Quando ha deciso di candidarsi?
«Non nego che il mio nome come possibile candidato a rettore circolava da tempo nell’ambito accademico, ma la decisione di candidarmi è stata veramente molto recente, forse addirittura tardiva. Temevo che un ennesimo candidato “ingegnere” avrebbe potuto essere divisivo e così ho atteso fino a febbraio per verificare la mia rappresentatività delle diverse anime dell’Ateneo».
Perché è sceso in campo?
«Le motivazioni sono tante, personali ed accademiche: è difficile darne solo una, ma certamente la volontà di contribuire al risanamento e al rilancio del nostro Ateneo è quella che le contiene tutte. Ho speso tutta la mia vita accademica nell’Università di Cassino e vorrei andare in pensione con lo stesso entusiasmo dell’inizio».
Dell’Isola in passato è stato per due mandati Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Meccanica; Preside Vicario della ex Facoltà di Ingegneria e per due mandati Presidente di Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica. E’ stato in Senato accademico ed attualmente è membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università.
Le priorità del suo programma sono: «Promuovere un significativo incremento delle iscrizioni, puntando in particolare sulla ridefinizione dell’offerta didattica, sull’innovazione e sull’internazionalizzazione. Portare definitivamente il baricentro nel Campus della Folcara, migliorando l'immagine, i servizi e soprattutto le relazioni sociali. Valorizzare tutte le risorse interne dell’Ateneo (soprattutto gli studenti, che aspirano legittimamente a giocare un ruolo sempre più attivo) e le relazioni con le diverse reti territoriali, nazionali ed internazionali».
Alle tre priorità il candidato elenca anche le tre necessità da affrontare. «Migliorare la condizione economica dell’Ateneo, soprattutto – riferisce - riducendo il debito accumulato verso il Ministero; ridurre la tensione di cassa; assicurare il completamento delle opere edilizie già iniziate e la manutenzione di strutture esistenti».