Frosinone opaco fermato in casa dal Grifo: solo un pari

Frosinone opaco fermato in casa dal Grifo: solo un pari
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Domenica 12 Settembre 2021, 11:05 - Ultimo aggiornamento: 11:17

Finisce con un pari tutto sommato giusto la partita tanto attesa dai tifosi canarini, quella del ritorno dopo la sosta, accolto con l’entusiasmo degli oltre 5.500 spettatori presenti sulle tribune contingentate dello “Stirpe”. Il Frosinone, al ritorno in campo dopo la vittoria esterna di Vicenza e i botti del calciomercato estivo, che hanno inserito nell’organico giocatori importanti, non va oltre lo 0-0 nella sfida con il Grifo. Un punto che consente di fare un altro passo in classifica e di attestarsi a quota 5, a un punto dal Cittadella quarto.


Frosinone e Perugia, dopo le scaramucce e le occasioni reciproche del primo tempo, hanno calato i ritmi nella seconda parte di una gara giocata sottotono da entrambe le formazioni. Poche le occasioni da una parte e dall’altra, nelle quali l’imprecisione nel tiro, soprattutto dei canarini nel secondo tempo, ha fatto la differenza. C’era attesa per vedere i nomi nuovi ed alla discesa in campo Grosso preferisce non stravolgere l’undici iniziale di Vicenza e della prechiusura del mercato. Così in difesa ripropone Zampano e Cotali sulle fasce, tenendo in ghiacciaia Casasola, mentre al centro niente sorprese con Gatti e Szyminski che alla fine sono stati tra i migliori. Al centro del campo l’atteso Garritano si schiera a sinistra, con Boloca dall’altra parte del campo e Maiello a fare il gioco al centro. Proprio Maiello è il giocatore che ha incontrato le maggiori difficoltà nel suo compito, complice la “gabbia” costruita da Alvini attorno a lui. Così i rifornimenti per il tridente d’attacco, a dire il vero un po’ spuntato senza un vero centravanti di ruolo, con Canotto a destra, Zerbin a sinistra e Ciano centrale leggermente arretrato, sono stati con il contagocce. Il Frosinone si è così affidato soprattutto alle iniziative dei singoli, tra l’altro poco precisi nel tiro.

La partita inizia con un Perugia più propositivo e pericoloso con Murano e Kouan, mentre bisogna attendere una ventina di minuti per vedere il primo tiro in porta, debole, di Ciano.

Subito dopo l’occasione migliore del match costruita da Garritano che si fa largo e con un gran destro impegna Chichizola.

Nel secondo tempo il Frosinone cerca più spazio ma sono le iniziative dei singoli a creare qualche problema alla difesa perugina. Come quando Canotto, dopo tre minuti, fa tutto da solo liberandosi in area, ma il suo tiro va fuori di poco. Si arriva al 60’ senza troppi scossoni ed allora Grosso lo scossone pensa di darlo alla sua formazione, cambiando entrambi gli esterni offensivi, inserendo Cicerelli per Zerbin e Tribuzzi per Canotto a destra. Nello stesso “spot” tira fuori Maiello, non in grande condizione, inserendo però Rohdén e non l’atteso Ricci. Ed è proprio di Rohdén la successiva occasione dei canarini. Ben servito da Garritano, fino a quel momento il migliore tra i giallazzurri, da solo, dal limite interno dell’area avversaria, spara alto. Poco più tardi però è proprio Garritano a lasciare il posto alla prima vera punta centrale canarina del match, Charpentier, provvidenziale allo “Stirpe” nel pari dell’esordio contro il Parma. Questa volta il centravanti canarino sarà meno fortunato, perché anche lui ha una limpida palla-gol, ma non riesce a sfruttarla. Entrando di prepotenza all’87’ nell’area perugina, perde infatti troppo tempo nel decidere di tirare ed Angella gli scippa il pallone. Poco prima c’era stato l’esordio in maglia canarina di Matteo Ricci, subentrato ad uno stanco Ciano.

La partita si spegne senza ulteriori sussulti con le due squadre che alla fine sembrano essere soddisfatte del pari. Cosa che sicuramente può andare bene agli ospiti, meno al Frosinone, apparso meno brillante rispetto alle due precedenti occasioni e che venerdì prossimo è atteso dalla trasferta sul campo del Como, sconfitto ieri in casa 0-1 dall’Ascoli, con rete al 73’ su rigore di Federico Dionisi, al secondo centro stagionale dalla lunetta.

Al. Bi.

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