Omicidio a Cassino, la lite prima della furia assassina: «Yirelis uccisa con ferocia»

Al termine dell'autopsia gli investigatori hanno parlato di «delitto avvenuto con brutale violenza», la relazione completa arriverà al magistrato nel giro di un mese

Omicidio a Cassino, la lite prima della furia assassina: «Yirelis uccisa con ferocia»
di Vincenzo Caramadre
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 31 Maggio 2023, 07:28 - Ultimo aggiornamento: 07:29

Massacrata di botte, a calci e pugni, e poi colpita con almeno quattro coltellate tra l'addome e il volto. Il colpo fatale Yirelis Pena Santana, 34 anni, della Repubblica dominicana, assassinata nella notte tra venerdì e sabato a Cassino, lo ha ricevuto ad un polmone. Una coltellata violenta che le ha trafitto l'organo vitale e tolto, nel giro di qualche minuto, il respiro fino alla morte. A tracciare gli ultimi minuti di vita e la drammatica sequenza dell'orrore è stato l'esame autoptico che c'è stato lunedì pomeriggio all'obitorio dell'ospedale Santa Scolastica da parte del medico-legale Fabio De Giorgio (dirigente del dipartimento Medicina Legale del Gemelli di Roma). Tre ore circa per chiarire, sul piano medico-legale, ogni aspetto. Al termine dell'esame gli investigatori hanno parlato, sommariamente, di «delitto avvenuto con brutale violenza», perché la relazione completa arriverà al magistrato nel giro di un mese.

I COLPI

Ad aggredire con ferocia la donna e a sferrarle quelle coltellate sarebbe stato Sandro Di Carlo, 26enne di Cassino, arrestato domenica notte con l'accusa di omicidio. Agli agenti della squadra mobile sono bastate poco più di 36 ore per individuarlo. La svolta domenica pomeriggio, appena 24 ore dopo il ritrovamento del corpo, quando la scientifica ha isolato, all'interno dell'appartamento teatro dell'omicidio, un'impronta insanguinata e arrivando, tramite la banca dati Afis (il sistema automatizzato di identificazione delle impronte), al giovane perché era già stato "schedato" dopo un episodio di resistenza a pubblico ufficiale.
Lunedì pomeriggio, è stato interrogato dal Gip del tribunale di Cassino, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. Cosa ha fatto scattare la follia omicida? Quel è stato il movente? A chiarirlo potrebbe essere lo stesso 26enne, per il momento la squadra mobile - diretta da Flavio Genovesi - ha inquadrato, procedendo per esclusione, il movente nella pista di tipo sessuale. La donna da qualche mese era arrivata da Genova, dove viveva con la sua famiglia, e si era sistemata per incontri privati nell'appartamento a due passi dal centro di Cassino e qui avrebbe ricevuto il suo aguzzino. Tra la vittima e il presunto assassino, infatti, ci sarebbero stati contatti telefonici prima dell'omicidio, per questo s'ipotizza che l'aggressione sia avvenuta o per una prestazione sessuale negata oppure per qualche richiesta particolare che l'uomo avrebbe fatto alla 34enne durante l'incontro. Gli investigatori escludono la rapina perché nell'appartamento sono stati trovati contanti ed escludono anche che sia stato il protettore della dominicana. Ecco perché non resterebbe che la pista sessuale. Ma per ora resta un'ipotesi.

ALTRI ACCERTAMENTI

Ad incastrare il 26enne, come detto, è stata un'impronta digitale, macchiata di sangue, trovata nell'appartamento di via Pascoli 104 a Cassino, dove la donna è stata massacrata di botte e uccisa a coltellate. Ma gli investigatori, sotto il coordinamento del pm Beatrice Siravo, ritengono non ancora chiuse le indagini. Diversi i tasselli che, ancora, devono essere messi al proprio posto. In primis si scandagliano le ultime ore di vita della dominicana, in particolare quelle del venerdì sera, per verificare altri possibili contatti tra i due o un precedente incontro. C'è un altro aspetto, di dettaglio, che s'intende appurare: chi è la donna che ha trascorso le ore successive al delitto insieme a Sandro Di Carlo? Ha parlato con lei? Si è rifugiato da lei per paura di essere individuato? Interrogativi che troveranno risposte solo dopo la sua identificazione. Su questo aspetto lavorano in queste ore i poliziotti. Nelle prossime ore l'arrestato, assistito dal suo legale, l'avvocato Alfredo Germani, potrebbe essere sottoposto ad un nuovo interrogatorio.
Potrebbero esserci, inoltre, altre attività di parte, ma che per ora non sono state palesate. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA