Marra (Ad Klopman): «Pronti
a produrre 30 mila
mascherine al giorno»

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Venerdì 3 Aprile 2020, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 10:49
La notizia è di ieri: in Cina, nella provincia di Wuhan (focolaio del Coronavirus) si sono registrati i primi casi di “contagio di ritorno” . Dunque, dopo che usciremo dall’attuale isolamento, dovremo convivere con i timori di una nuova ondata?
«Dobbiamo semplicemente abituarci ad un nuovo stile di vita – commenta l’Ad di Klopman, Alfonso Marra – e non escludo che, in futuro, l’uso delle mascherine sarà necessario per la normale socialità».
E lo stabilimento di Frosinone (leader nella produzione di abiti da lavoro e camici per sanitari) è stato tra i primi a sviluppare la ricerca su un nuovo tipo di tessuto (filtrante, confortevole, durevole).
«Il risultato – spiega Marra – è una mascherina idrorepellente che si lava e si stira ed è riutilizzabile per 50 volte: utile dunque per il 90% della popolazione (per fare la spesa, per andare a scuola, per andare in ufficio…)»
E sono queste mascherine che da ieri la Klopman ha consegnato al Comune di Frosinone in 30 mila confezioni. Sarà ora l’amministrazione a provvedere alla distribuzione ai cittadini tramite i volontari della Protezione civile e gli operatori della De Vizia (la società che gestisce il servizio ecologico).
«Non le doniamo all’ospedale – aggiunge Marra – perché i sanitari usano soprattutto le “FFP2” e “FFP3” (usa e getta) che vengono prodotte essenzialmente in Cina».
Però sono gli stessi medici a denunciarne la carenza…
«Perché c’è un evidente scollamento tra l’industria e l’utente finale. Nessuno di noi era pronto alle esigenze di questi giorni. Sia l’Istituto Superiore di Sanità che l’Inail non erano pronti ai test per l’approvazione. In ogni modo a noi, in queste ore, sono giunte richieste di mascherine da tutta Italia».
Dunque lo stabilimento si sta (parzialmente) convertendo su un’altra produzione?
«No - conclude Alfonso Marra - abbiamo semplicemente potenziato la nostra ricerca in questo settore, sviluppando un nuovo tipo di tessuto. Restiamo ben ancorati a quella che è la nostra storia e il nostro mercato».
E così il “tessile” è chiamato ad una nuova scommessa: se infatti la Klopman fornisce i tessuti, ci sono poi decine di laboratori per il confezionamento (soprattutto nel Sorano) partner della Klopman, che provvedono alla cucitura delle mascherine che quindi finiscono sul mercato.
Dalla prossima settimana ne verranno prodotte 30 mila al giorno.
 
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