L'università di Cassino e del Lazio Meridionale in campo con i detenuti per i tutelare i diritti dei bambini. Il rettore Betta capitano della squadra del Cus

L'università di Cassino e del Lazio Meridionale in campo con i detenuti per i tutelare i diritti dei bambini. Il rettore Betta capitano della squadra del Cus
di Elena Pittiglio
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Domenica 18 Dicembre 2016, 15:03
E’ stato il rettore Giovanni Betta a capitanare la squadra del Cus.  Sull’altra metà campo i detenuti  genitori del carcere di Cassino. Che poi hanno lasciato il posto alla compagine non genitori. Alla fine del triangolare a trionfare è stata la squadra dell’ateneo, grazie al gol messo in rete dal presidente del Cus Carmine Calce e da due rappresentanti degli studenti. Ma alla fine, al di là delle reti segnate dagli universitari per  3-1, in campo ha vinto la solidarietà quella con la ‘S’ maiuscola. Si è svolta in un clima di festa la manifestazione nazionale a cui ha aderito anche la Casa circondariale ‘San Domenico’ di Cassino dal titolo: “Non è un crimine ma una mia condanna. I diritti dei grandi cominciano dai diritti dei bambini”, organizzata in collaborazione con l’associazione “Bambini senza sbarre”. La partita, che si è svolta in contemporanea in tutte le carceri d’Italia, ha visto in qualità di pubblico le famiglie. A Cassino, la direttrice Irma Civitareale ha voluto aprire la manifestazione al territorio estendendo l’invito all’ateneo di Cassino e del Lazio Meridionale, che ha fatto scendere in campo, oltre a Betta e Calce, anche il rettore vicario Trequattrini. “Abbiamo voluto arricchire l’evento  – riferisce la direttrice -  con un richiamo al territorio. Da qui la partecipazione del Cus, che ha dato vita ad un triangolare. E’ stata una festa che ha visto protagonisti anche i figli dei detenuti. L’iniziativa – aggiunge la direttrice Irma Civitareale – vuole rafforzare il legame genitoriale”. La manifestazione, patrocinata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, focalizza l’attenzione sul tema cruciale del diritto al mantenimento del legame affettivo tra figli e genitori detenuti, del diritto di questi ultimi alla genitorialità all’accoglienza in carcere dei bambini che ogni anno, ogni giorno incontrano il genitore, secondo quanto previsto dalla “Carte dei diritti dei figli di genitori detenuti”. In quest’ottica si inserisce la futura iniziativa che il prossimo 8 gennaio verrà inaugurata all’interno della Casa circondariale di Cassino: l’area verde realizzata da tre detenuti. “Un nuovo luogo all’aperto, attrezzato con giochi - sottolinea la direttrice – dove le famiglie potranno svolgere i colloqui”.  Il comune di Cassino per l’occasione sponsorizzerà lo spettacolo di burattini dei Fratelli Ferraiolo, che entreranno in carcere con Pulcinella. Ritornando alla cronaca della partita. Dopo il primo gol del presidente Calce,  la compagine dei detenuti genitori ha segnato il gol del pareggio. Il primo tempo si è chiuso in parità ( 1-1). Nel secondo tempo sono entrati in campo i detenuti non genitori. Al termine, il triangolare è stato vinto dall’università per 3-2. Nel secondo tempo la fascia di capitano il rettore Betta l’ha ceduta al numero due, il prof. Raffaele Trequattrini.
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