L'Osservatorio astronomico compie 40 anni

Da sinistra: Mario Di Sora e Mauro Buschini
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Domenica 7 Febbraio 2021, 22:07

Ricorre in questi giorni il quarantennale dell’Associazione Astronomica Frusinate l’Ente che, dal 1987, gestisce l’Osservatorio Astronomico di Campo Catino e che ne ha promosso la creazione.

Fondata da Mario Di Sora il 3 febbraio 1981, grazie alla disponibilità di alcuni amici del Liceo Classico Turriziani, che ne firmarono lo Statuto, questa associazione è una delle più longeve del territorio provinciale.

Avventura che è iniziata, con un fondo di 50.000 delle vecchie lire ed un piccolo telescopio, quasi per scherzo.

L’impegno personale delle tante persone che in questi decenni hanno partecipato alle attività dell’associazione ha reso possibile, partendo da zero ed in un comprensorio che non aveva alcuna tradizione di studi astronomici, creare una struttura divenuta nel tempo un punto di riferimento per la qualità e la quantità impressionante di contributi offerti nel campo della divulgazione, della didattica e della ricerca della più antica e più moderna delle scienze.

All’epoca, le associazioni di astrofili erano in tutta Italia non più di venti, quasi tutte concentrate tra Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto e gravitanti, per lo più, intorno agli Osservatori Universitari; nel Lazio solo un paio a Roma e nessuna nelle restanti province.

Già nel 1983, con il supporto dell’Assessorato alla Cultura dell’Amministrazione Provinciale, venne finanziato l’evento “ESPLORANDO L’UNIVERSO, una mostra di fotografie astronomiche che presentò al pubblico questo nuovo soggetto culturale e che poi è stata aggiornata negli anni successivi.

Ed è proprio in questo periodo che nacque l’idea di realizzare un vero e proprio Osservatorio Astronomico che, per volontà sia dell’Assessore Adalberto Carè che dell’allora Presidente Massimo Struffi, doveva rappresentare un centro scientifico di rilevanza nazionale.

La scelta, all’epoca controcorrente, di realizzare un Osservatorio in alta montagna è stata vincente perché ha consentito di utilizzare strumenti di alto livello, in grado di sfruttare al meglio la qualità del cielo offerto dal sito di Colle Pannunzio, un edificio di proprietà della Provincia e che l’ente di Piazza Gramsci ristrutturò con un intervento di 150 milioni.

Ma è stato poi l’intervento della Regione Lazio, grazie alla L.R. 22/88 presentata da Lino Diana e Danilo Collepardi, a consentire il reperimento della strumentazione scientifica a partire dal telescopio MARCON di 80 cm, all’epoca il più grande in Europa gestito da astronomi non professionisti.

L’Osservatorio di Campo Catino apre i battenti il 27 marzo 1987 e, da quella data, è stato un susseguirsi di attività di notevole spessore con oltre 400 eventi culturali di vario genere, 170.000 visitatori reali e 177.000 sul sito web, 3 documentari scientifici, oltre cento corsi e conferenze presso le scuole, 42 scoperte di nuovi oggetti tra asteroidi ed esopianeti anche in collaborazione con Istituzioni internazionali tra cui la NASA e molti Osservatori e Università americane e cilene (grazie al CAO operante a S.

Pedro de Atacama).

Tra i primati più importanti, già a fine anni ’80, lo studio dell’inquinamento luminoso che ha portato questo centro ad essere uno dei pochi al mondo a sviluppare un know-how, sia tecnjco che giuridico, di assoluta eccellenza; tanto da ospitare la Commissione Nazionale della S.A.It (oggi dell’UAI) e divenire sede italiana dell’International Dark-Sky Association.

Non a caso, ancora oggi, la L.R. 23/2000, approvata dalle Regione Lazio su testo elaborato dai ricercatori di Campo Catino, è una delle più avanzate e rigorose in campo internazionale. In questi anni infatti l’Osservatorio si è impegnato, per la sua applicazione, con oltre 3.500 segnalazioni ed interventi attuati in collaborazioni con le Polizie Locali, l’ARPA e vari enti pubblici.

Per questo il Presidente del Consiglio Regionale Mauro Buschini ha conferito, nel 2020, il Premio “Il futuro è oggi” a Franco Mallia e Giovanni Isopi per la scoperta di alcuni nuovi esopianeti e al Direttore Mario Di Sora per l’impegno pluridecennale in favore della scienza, confermando il sostegno della Regione in favore di questa struttura.

Per ricordare adeguatamente questo quarantennale, nei limiti imposti dalle norme anti Covid, verrà organizzata una serie di eventi, per tutto l’anno, in collaborazione con Provincia, Regione, Università di Cassino, UAI e Comune di Guarcino.

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