La rivincita di Jacopo: «Io bullizzato a scuola, ora in corsa per le candidature al David di Donatello»

Jacopo Piroli, 21 anni
di Matteo Ferazzoli
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Domenica 7 Marzo 2021, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 09:19

Da Patrica a possibile candidato, come attore protagonista, alla prossima edizione dei David di Donatello. È la storia di Jacopo Piroli, 21 anni, nato a Frosinone ma residente a Patrica. Il suo è un racconto di sacrifici e rivincite: «Tranne i miei genitori e i miei fratelli, nessuno ha mai creduto in me», spiega l'attore, «Ora, invece, concorro per poter essere uno dei candidati ai David di Donatello».

Torniamo alla fine del 2017. Jacopo è uno studente del liceo artistico "Bragaglia" di Frosinone. Scuola in cui subisce episodi poco piacevoli di discriminazione da parte di alcuni compagni. Il ragazzo però custodisce un sogno, fin da piccolo: diventare attore. Un professore un giorno lo avverte che, proprio a Frosinone, alla Cittadella cielo Nuovi Orizzonti, si svolgeranno dei casting per trovare alcune comparse per un prossimo film, prodotto dalla Palomar con la regia di Alessandra Mortellitti.

Jacopo decide di provare: «Sono andato a fare questo provino ricorda perché ingenuamente pensavo che, iniziando a fare la comparsa, avrei potuto avvicinarmi al mondo del cinema». Ed invece, quel provino va così bene che Jacopo Piroli di quel film ne diventa l'attore principale.

La pellicola, dal titolo "Famosa", girata tra Roma e Ceprano, è stata presentata nel 2019 al Festival di Roma ed è uscita nelle sale nel luglio 2020. Da qualche giorno, è tra i film in lista per poter esser scelti come prossimi partecipanti ai David di Donatello, il più importante premio cinematografico italiano. Anche Jacopo, come attore protagonista. Il prossimo mese verranno svelate le pellicole che saranno in concorso per l'edizione 2021 dell'importante riconoscimento.

«Non me l'aspettavo -  spiega Jacopo - Sono molto contento e soddisfatto perché per me il David è sempre stato un qualcosa di impossibile. Ed esser già solo nella lista per i candidati che potrebbero concorrere per quel premo, mi riempie di orgoglio. Tutto ciò è una forma di riscatto, una sorta di rivincita verso le persone che non hanno creduto in me, sia in alcuni rami familiari, sia nei confronti di chi, a scuola, mi prendeva in giro».

Jacopo è un ragazzo umile. Visceralmente ancorato alla sua terra e alle sue radici: «Quando ero più piccolo, sentivo di esser nato nel posto sbagliato, per alcuni limiti della provincia e della mentalità chiusa. Poi, però, ho capito che non è un problema locale. Adesso, crescendo, sono consapevole che posso andare da qualsiasi parte, ma le mie radici ciociare saranno con me per sempre. Ormai, ogni volta che vado via, sento sempre la mancanza della mia terra, della sua parlata, dell'esser ciociaro, che è una magia unica. Anche se purtroppo non è valorizzato».

L'attore, ora continua a studiare all'Accademia di recitazione Teatro Azione e sta svolgendo altri casting: «Anche se sarebbe più comodo vivere a Roma, visto che quando vado in Accademia devo alzarmi alle 4 per prendere il treno, preferisco vivere a Patrica. Perché è questa casa mia. Lo stesso vale per Frosinone. Già solo pronunciare il nome della città - afferma - guarda come ti riempie la bocca».
 

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