Investito da un'auto pirata, l'autopsia conferma: l'ambulante è morto per l'impatto

Investito da un'auto pirata, l'autopsia conferma: l'ambulante è morto per l'impatto
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Venerdì 29 Novembre 2019, 17:47 - Ultimo aggiornamento: 17:51

Investimento mortale sulla via Casilina: Mo-hamed El Asyly, il magrebino 62enne, venditore ambulante trovato cadavere, lunedì scorso, all'interno di un fosso lungo la via Casilina a Castrocielo, non sarebbe morto affogato nella acque piovane. Il decesso dell'uomo il medico legale incaricato dalla Procura di accertare le cause di morte lo ha ricondotto «all'impatto con l'auto».

L'Alfa Romeo146, il cui conducente non si è fermato a prestare soccorso. E' questo il primo esito dell'autopsia che c'è stata ieri all'obitorio dell'ospedale di Cassino. A disporre l'accertamento mendico legale è stato, il pubblico ministero Alfredo Mattei, che coordina le indagini. Un accertamento di primaria importanza perchè in un primo momento c'era stato il sospetto della morte per annegamento. Ora il medico, consulente della Procura, lo esclude.

Per l'investimento dell'uomo, come noto, è indagato a piede libero per omicidio stradale Angelo Carcione 53enne, esperto in sondaggi di opinioni, di Aquino rintracciato dopo 24 ore dal decesso. Finito ai domiciliare è stato poi rimesso in libertà. Il 53enne, interrogato dal Gip Domenico Di Croce, assistito dall'avvocato Giacomo Delli Colli, si è difeso sostenendo di non essersi accorto di nulla perché pioveva a dirotto.

Ora saranno le indagini proseguiranno per concludere, con ogni probabilità, altri accertamenti sullo specchietto retrovisore destro, trovato lungo la via Casilina a Castrocielo, nel punto dove c'è stato l'investimento. Ma anche sui resti di un fanale. Proprio questi elemento hanno portato i carabinieri del capitano Tamara Nicolai all'uomo di Aquino il quale è accusato di non essersi fermato dopo l'investimento.
 

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