Aumento prezzi, a Frosinone per la frutta e verdura si spende più che a Roma e Milano

Aumento prezzi, a Frosinone per la frutta e verdura si spende più che a Roma e Milano
di Giovanni Del Giaccio e Maria Laura Lauretti
4 Minuti di Lettura
Sabato 28 Gennaio 2023, 08:46

Inflazione, uno spauracchio per tutte le famiglie perché significa aumento dei prezzi e, per questo, maggiore attenzione agli acquisti da parte dei consumatori. Compresi i beni di prima necessità. Di questo parlano le recenti stime diffuse dal Codacons che fotografano la situazione italiana del carovita a livello territoriale.

«Rispetto alle differenze sul carovita tra le Regioni va considerato che la Sicilia ha avuto a dicembre il tasso di inflazione più alto tra le regioni italiane con il 14,2% con Palermo ben sopra la media al 14,6%. Molto più basso, ma sempre a due cifre, il livello a Roma (10,3%) e a Milano (12%).

La media nazionale è stata dell'11,6%».

Dalla proposta del ministro dell'istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, di adattare i salari dei professori al costo della vita nelle diverse regioni italiane «è nata l'esigenza di calcolare i prezzi e soprattutto le diversità su beni e servizi. Le tabelle elaborate dal Codacons dicono che le differenze risultano essere minime tra le tre principali città prese in esame (Milano, Roma e Palermo) e che, addirittura in alcun casi i prezzi dei singoli beni sono più alti nel Mezzogiorno».

IL CAPOLUOGO

In generale le tabelle Codacons ci dicono che la Ciociaria rientra nell'area di Roma, con i prezzi più bassi dal nord al sud dell'Italia se guardiamo a pane e olio; a metà per farina, carne, pollo; trovandoci a spendere di più per latte e pasta. Ma quali sono i prezzi che si trova a sostenere la cittadinanza ciociara per un campione di beni di prima necessità? Quanto ci costano oggi un chilogrammo di farina, uno di pane, una confezione di pasta, un litro di latte, uno di olio, un chilogrammo di mele, di lattuga, o di zucchine? Abbiamo provato a confrontare i prezzi di alcuni generi alimentari in tre punti vendita della città capoluogo, Conad Superstore, Todis e IperDem.

Confronti che, precisiamo, non hanno valore statistico e che si limitano ad uno sguardo dei prezzi esposti all'interno dei supermercati. Nei casi di vasta, o più ampia scelta, per esempio come per la pasta, il pane ed il latte (il cui prezzo può variare in base alla tipologia, al tipo di confezione e via discorrendo), abbiamo calcolato un prezzo di media, o il prezzo più basso tra quelli proposti. Su latte, pane e pasta le differenze sono minime e i prezzi ai consumatori si possono considerare allineati. E poco cambia con le scelte per carne e olio extravergine di oliva.

IL COSTO MAGGIORE

La spesa aumentata in maniera sostanziale rispetto ai rilievi Codacons appare, però, quella della frutta e della verdura: mele, insalata e zucchine nello specifico. A Frosinone le famiglie spendono in media di più per questi generi alimentari, come si può vedere nella tabella riportata in questa pagina
Codacons continua a monitorare la situazione della spesa che le famiglie sostengono (non solo in base ai consumi alimentari) mentre Coldiretti ha analizzato le conseguenze che gli aumenti stanno portando.

Perché se la spesa aumenta, i consumi si riducono e di fronte al caro bollette, le scelte delle famiglie ricadono inevitabilmente sul risparmio del cibo. Secondo Coldiretti, infatti, sono in forte aumento gli acquisti sul cibo low cost' con un +10,3% calcolato nell'anno 2022. Al tempo stesso crollano gli altri.

LA REAZIONE

I conti non tornano e da qualche parte si deve intervenire. Lo sanno bene coloro che ogni giorno si preoccupano di trovare il modo di spendere quanto nelle proprie possibilità, riuscendo a soddisfare tutte le esigenze di una famiglia. «Fare la spesa sta diventando sempre più difficile, basterebbe mettersi nei panni di chi acquista. In fondo aumentare i consumi aiuterebbe a far rialzare tutto il sistema economico - è il commento di una signora all'ingresso di uno degli ipermercati visitati ieri - Ecco, chi ci governa dovrebbe riconsiderare questi aspetti del vivere quotidiano».
 

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