L’autovelox sul tratto di Superstrada Cassino-Formia che attraversa il territorio di Esperia era rimasto in funzione, in via sperimentale, solo qualche settimana, ma la Procura di Cassino aveva acceso, ugualmente, i riflettori delle indagini per capirne tutti i passaggi amministrativi e gli atti istruiti per l’installazione.
Nel 2013 ne era scaturita un’indagine pesantissima, con otto persone coinvolte, accusate a vario titolo di associazione a delinquere, abuso d’ufficio, violazione della privacy e usurpazioni di pubbliche funzioni.
A finire a processo, qualche tempo dopo era stata l’ex giunta comunale di Esperia, due vigili urbani e il titolare della società che avrebbe dovuto installare l’autovelox.Il sospetto della Procura era che, dietro il paravento della sicurezza stradale, si celasse il fare cassa per l’ente comunale.
Ieri a distanza di oltre sette anni il Collegio penale del Tribunale di Cassino ha pronunciato sentenza di assoluzione con formula piena per tutti gli imputati, vale a dire per l’ex sindaco Giuseppe Moretti e per la sua giunta (Giuseppe Villani, Clino Varone, Piero Baris e Leonilde Rotondo), ma anche per gli agenti di polizia locale Andrea Ferrara e Antonio Palombo. Lo stesso per Giampiero Colella, titolare della società installatrice.
Il pool delle difese è stato composto dagli avvocati Ivan Caserta, Elio Sambucci, Ermete Grossi e Giuseppe Stellato.