«Nel prendere atto, come sempre, delle decisioni del Tribunale del Riesame e in attesa delle motivazioni, evidenzio che appare confermato in larga scala il quadro indiziario che ha consentito la richiesta è la successiva emissione del provvedimento cautelare», ha affermato il procuratore capo di Cassino Luciano d’Emmanuele.
«Il quadro delineato di grave inquinamento ambientale è stato riscontrato anche successivamente dalla indagini svolte dopo l’esecuzione dei provvedimenti.
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Il Riesame, come noto, ha sostituito la misura cautelare nei confronti di Riccardo Bianchi e Roberto Orasi (difesi dagli avvocati Sandro Salera e Domenico Marzi), rispettivamente ora con interdizione e obbligo di dimora.
Revocata ogni misura ad Amedeo Rota e Laura Paesano (assistiti dall’avvocato Giorgio Igliozzi), il primo era agli arresti domiciliari, la seconda con obbligo di dimora.