Ceccano, il locale "Infinito Caffè" distrutto dalle fiamme: trovata l'auto di chi ha innescato il fuoco

Le fiamme nel wine bar di piazza 25 aprile divampate dopo la chiusura. Danni ingenti

Ceccano, il locale "Infinito Caffè" distrutto dalle fiamme: trovata l'auto di chi ha innescato il fuoco
di Redazione Frosinone
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Venerdì 19 Maggio 2023, 09:43 - Ultimo aggiornamento: 20 Maggio, 15:02

Ieri mattina, intorno alle quattro, è andato a fuoco l'Infinito Caffè di Ceccano. Vanno avanti le indagini della compagnia provinciale dei carabinieri, ma tutto lascia pensare che l'incendio sia stato doloso. Qualche residente della zona, attorno al centrale piazzale 25 Aprile, ha avvisato immediatamente i vigili del fuoco. Una conoscente ha chiamato direttamente il proprietario Alessandro Pizzuti, 34 anni, tra l'altro diventato padre da meno di un anno. I vigili del fuoco hanno potuto domare le fiamme quando il locale, tra i principali teatri della movida locale, era stato ormai già devastato. Hanno però evitato il peggio, un vero e proprio disastro, visto che l'incendio ha risparmiato di poco le condutture esterne e le bombole del gas.

I militari dell'Arma, che potrebbero aver trovato altre risposte nelle immagini delle telecamere di videosorveglianza, hanno rilevato che la porta dell'ingresso secondario era stata forzata. A destare sospetti nelle vicinanze è stata nell'immediato la presenza di un'auto, una Fiat Punto bianca, che sarebbe poi risultata rubata a Roma a seguito di un rapido controllo della targa.
«Sono amareggiato perché ho sempre pensato di lavorare per il bene della mia città, per dare a tutti un punto di ritrovo sano, tranquillo, divertente - ha esternato "Momo", com'è soprannominato e noto in città -. Per un attimo, sopraffatto da sgomento, rabbia e delusione, ho pensato di mollare tutto, ma poi però il telefono squillava, la gente di Ceccano si dimostrava per l'ennesima volta quello che è: un grande popolo dal grande cuore. Ripartiamo».

LA SOLIDARIETÀ

In molti si sono anche offerti di dare una mano, dalle pulizie ai lavori, per ripartire il prima possibile.

La vicesindaco Federica Aceto, tra gli amministratori intervenuti in merito all'incendio, ha postato via social: «È sempre un dispiacere immenso vedere mettere a repentaglio il lavoro di una vita, di tanti ragazzi che investono nella propria attività e che provano tra mille difficoltà ad andare avanti. Un abbraccio ad Alessandro "Momo" Pizzuti e alla sua famiglia, che sono certa, si rimetterà in piedi. Forza e coraggio».

Il consigliere Fabio Giovannone, delegato al commercio, l'ha definito «uno schiaffo alla città e ai tanti imprenditori che con enormi sacrifici tengono in piedi la loro attività».
Anche il movimento giovanile Progresso Fabraterno ha voluto esprimere la sua vicinanza. È un locale che è entrato nel cuore di molti. L'operatrice culturale Annaluce Liburdi ha perso di recente sua madre, l'amata maestra Piera, figlia del compianto pugile Domenico Tiberia. «È che ogni ricordo mi riporta all'Infinito, a mia mamma, ai bei momenti, alle feste, ai concerti, alle lunghe serate, ad ogni cosa che in questi anni hai reso un po' magica tu - ha detto, riferendosi a Pizzuti -. Vedere certe immagini è come assistere un po' ad una storia che finisce, ma so chi sei e di cosa sei capace e sì, qualcuno lo ha già detto ma è vero, rinascerai e ripartirai dalla cenere come una fenice».

IL PRECEDENTE

Non sarebbe, pur in circostanze diverse, neanche il primo incendio doloso subito dal giovane imprenditore. Poco più di un anno fa, infatti, andò a fuoco un chiosco di legno di sua proprietà all'interno del parco di Castel Sindici. Quell'incendio, avvenuto a metà pomeriggio, destò ancor più sdegno perché scoppiato al di sopra di un distributore di carburante. Allora furono i benzinai Lorenzo e Pietro Carcasole a scongiurare conseguenze peggiori.

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