«L'apparenza poteva ingannare, sembrava che Thomas si desse arie da duro, ma poi scoprivi che era impossibile non amarlo. E io l'ho amato, tanto. Era unico, il più buono, il figlio degli alatrensi, l'amico di tutti». Silvana, 16 anni la prossima settimana, è la sorella più piccola di Thomas Bricca, il 19enne di Alatri ucciso per uno scambio di persona in un agguato avvenuto lunedì sera. La ragazza parla con una voce pacata, fermando le lacrime, e per un attimo riesce a riportare un po' di pace sul luogo dell'orrore e del dolore.
Insieme a un'amica è seduta proprio sulle scalette in cui il fratello è stato ucciso con un proiettile.
Silvana ha in mano un regalo per il compleanno che festeggerà la prossima settimana. Le amiche lo hanno anticipato per rincuorarla. Lo scarta davanti a noi. È un libro, Punk 57. Insieme siamo perfetti, l'ultimo romanzo di una scrittrice americana, Penelope Douglas, che va per la maggiore tra i più giovani perché sa raccontare le loro inquietudini e il loro sogni. E Thomas che sogni aveva? «Una volta preso il diploma avrebbe voluto trovare un lavoro che gli avesse permesso di viaggiare. Una passione che condividevamo e di cui parlavamo spesso», racconta Silvana.
LA MANIFESTAZIONE
La mattinata di ieri era iniziata con l'invasione pacifica di centinaia di giovani in piazza Santa Maria Maggiore, nel cuore del centro storico. Sulla facciata della cattedrale campeggia uno striscione: «Rideremo con il tuo sorriso. Vojo resta' co' te sinno' me moro». Poco distante, all'ingresso del liceo, c'è un manifesto con le foto di Thomas, Emanuele Morganti e Willy Monteiro Duarte, i giovani, il primo di Alatri, l'altro di Paliano, morti dopo un pestaggio. Alla manifestazione organizzata dagli amici di Thomas ha preso parte anche il padre del ragazzo, Paolo Bricca: «Il mio bambino si è trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Ai suoi amici che ora cercano vendetta dico di stare calmi, non serve, si fa confusione, dobbiamo affidarci alla giustizia. E chi sa parli». Tra i ragazzi c'è chi piange, chi si abbraccia. Regna il silenzio rotto da un paio di applausi. Tutto finisce con decine di palloncini bianchi che si alzano in volo. Non manca, tra i ragazzi, la rabbia per i mancati interventi dopo le risse che hanno fatto da sfondo all'agguato e il clima di paura che per ora ha cambiato le loro vite: «Qui non è Scampia, anche se tra noi ci sono mele marce».
LE INDAGINI
Sul fronte investigativo i carabinieri continuano a sentire persone informate sui fatti per dare un nome agli assassini. Per ora non ci sarebbero indagati. Gli investigatori stanno incrociando i racconti perché alcune cose non tornerebbero, anzi alcune testimonianze sarebbero state fornite per depistare le indagini. E restano irreperibili due persone che intendono ascoltare. Parallelamente si stanno passando al setaccio tutte le denunce di furto di scooter T-Max (il mezzo utilizzato dai killer) e sui proprietari degli stessi in provincia di Frosinone. E oggi in Procura a Roma verrà conferito l'incarico per l'autopsia sul corpo di Thomas al medico legale Giorgio Bolino. Fatale per il giovane un proiettile che gli ha trapassato il cranio.