Imprenditrice travolta e uccisa da un muletto, la tragedia diventa un giallo

Imprenditrice travolta e uccisa da un muletto, la tragedia diventa un giallo
di Marina Mingarelli
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Domenica 23 Giugno 2019, 16:55
Colpo di scena nella morte di Rita De Vellis, l’imprenditrice di 47 anni originaria di Strangolagalli schiacciata da un muletto a Torremaggiore in provincia di Foggia il 12 novembre del 2018. Secondo la perizia del consulente tecnico nominato dal legale dei familiari della vittima, Giampiero Vellucci, la donna presenta una lesione alla testa non comparabile con l’investimento del muletto. Il che fa ipotizzare che la De Vellis sia stata colpita con un oggetto contundente prima di essere travolta dal mezzo. Un omicidio?
Nei giorni scorsi la procura della Repubblica di Foggia ha incaricato il Ris di Roma di effettuare alcuni accertamenti in tal senso.

Dal canto loro, i familiari hanno avuto sempre dei dubbi sulla dinamica dell’incidente. « Rita De Vellis - dichiara l’avvocato Vellucci - era un’imprenditrice esperta del settore che non avrebbe mai omesso di rispettare le distanze di sicurezza. Da considerare che tutto sarebbe avvenuto in un campo aperto dove si stavano caricando delle balle di fieno, dove non c’erano né mezzi e né uomini, con un muletto che andava a dieci all’ora a retromarcia, mezzo che tra l’altro è dotato di dispositivi acustici e luminosi di sicurezza. A questo da aggiungere una situazione di ampia visibilità. Credo sia legittimo il sorgere del dubbio che Rita De Vellis non poteva non averlo visto».

Al momento c’è un solo fatto certo stando agli esami medico-legali: la frattura al cranio non è incompatibile con lo schiacciamento del corpo. Il 28 giugno prossimo il Ris di Roma assumerà una serie di incarichi per eliminare i tanti lati oscuri della vicenda. Molto importanti saranno i risultati delle perizie effettuate sulle intercettazioni telefoniche.
Attualmente il conducente del muletto, un imprenditore di Caserta socio in affari con dell’imprenditrice, risulta iscritto sul registro degli indagati per omicidio colposo. La donna voleva separarsi dal socio perché c’erano stati alcuni dissidi di natura professionale. La donna affittava terreni che poi venivano utilizzati per ricavare paglia e fieno. E si era recata in Puglia doveva aveva avviato dei rapporti lavorativi con numerosi imprenditori della zona.
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