Il reddito di cittadinanza
finisce nelle slot machine

Il reddito di cittadinanza finisce nelle slot machine
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Mercoledì 20 Novembre 2019, 20:46
Finiscono i soldi stanziati dal reddito di cittadinanza e danneggiano due postamat. Autori del misfatto due disoccupati. La cifra che potevano ritirare dalla postepay del reddito di cittadinanza era stata superata. Per questo motivo il denaro che hanno tentato di prelevare dal Postamat di via Tiburtina a Frosinone un 49 di Supino ed un trentottenne Ferentino, non è stato erogato. Ma i due cittadini non si sono dati per vinti ed hanno continuato imperterriti a colpire lo sportello nella speranza di far uscire i soldi. Vedendo però che ogni tentativo è risultato vano, si sono spostati in un altro postamat ubicato sulla Monti Lepini. Ed anche davanti a questo sportello analoga situazione. I pugni sferrati sulla tastiera non hanno sortito il risultato sperato. La loro tessera non ha erogato il denaro per il semplice motivo che quello che avevano a disposizione era stato già prelevato. A seguito di quei danneggiamenti la polizia Postale ha avviato le opportune indagini. E proprio dalle telecamere installate davanti agli uffici postali dove sono ubicati gli sportelli ATM, sono stati estrapolati dei fotogrammi che hanno ritratto i due soggetti mentre danneggiano il congegno elettronico. A seguito di una serie di accertamenti portati avanti in tal senso, i poliziotti sono riusciti ad identificare e denunciare gli autori del misfatto. Entrambi adesso sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone per aver danneggiato irrimediabilmente le tastiere e gli schermi degli sportelli di Poste Italiane. Singolare è che il 38enne di Ferentino è stato anche segnalato al Comune perché durante le indagini è emerso che il reddito di cittadinanza da lui percepito era stato quasi esclusivamente sperperato nelle sale slot dove sono ubicati i videogiochi. Sarebbe stato questo uno dei motivi che avrebbe fatto scatenare la rabbia nei confronti del Postamat "colpevole" di non aver erogato il denaro che gli avrebbe consentito di continuare a giocare d’azzardo. 
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